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Torino Film Festival: premi, premiati e numeri

Un film italiano "La bocca del lupo" di Pietro Marcello vince il TFF 2009. Migliori attore a Robert Duvall e Bill Murray, protagonisti di "Get Low".

TFF 09

21.11.2009 - Autore: Stefano Milano
A Torino vince un film italiano: La bocca del lupo di Pietro Marcello, che porta a casa anche il Premio Fipresci. Il lungometraggio racconta «quella che è senza dubbio la più grande storia d'amore del festival, questo film poetico, che contrappone immagini d'archivio a immagini girate oggi nella città di Genova, è anche un invito a riflettere sul rapporto che esiste fra Storia pubblica e storia privata». Una vittoria che è anche un segnale per il cinema italiano, forse agevolato dalla presenza in giuria di Maya Sansa e Sandro Petraglia.


Sempre per il concorso lungometraggi (che ha fatto registrare una media dell’80% di pubblico in sala per ogni proiezione, e 8 dei 16 film hanno avuto il tutto esaurito), premio speciale della giuria – meritatissimo – per Guy and Madeline on a Park Bench di Damien Chazelle (condiviso ex-aequo con Crackie di Sherry White), così come è doveroso il riconoscimento come miglior attrice a Catalina Saavedra per La Nana di Sebastian Silva (film che avrebbe forse meritato qualche premio in più). Scontato (e forse evitabile, visto che il TFF da sempre punta a dare evidenza al cinema, agli autori e agli interpreti nuovi) il premio come miglior attore a Robert Duvall e Bill Murray, protagonisti di Get Low.
Infine, premi minori (ma che in qualche modo costituiscono una “menzione speciale”) per Baseco Bakal Boys (premio Cipputi) e Medalia de Onoare (premio Invito alla Scuola Holden e premio del pubblico “Achille Valdata”).

Tra i documentari italiani (che registrano un forte interesse, con il 60% medio di pubblico in sala), meritatissimo premio a Valentina Postika in attesa di partire di Caterina Carone, «per la complessità del racconto e per la capacità di utilizzare, con rara leggerezza, più di 60 anni di storia italiana. Per la ricerca di una memoria videografica familiare che si trasforma in memoria collettiva». Tra i corti italiani spicca Notturno stenopeico di Carlo Michele Schirinzi e per Spazio Torino il riconoscimento va ad Ali di cera di Hedy Krissane.

Infine, una novità di quest’anno: il Premio Cult – Il Cinema della Realtà. La giuria si è pronunciata così: «Dalla selezione prendono vita due luoghi: il primo, la cittadina di Sydney, Ohio, raccontata con complicità e leggerezza dai registi Bill e Turner Ross nel film 45365 a cui la giuria desidera dare una Menzione Speciale; il secondo luogo, che ha conquistato il cuore dei giurati, è l’isola di Canvey, vera protagonista di Oil City Confidential, che racconta fino a che punto un territorio puo’ determinare la storia di una generazione, di un’amicizia e di un sogno». Julien Temple, quindi, riceve il premio per il miglior documentario internazionale, ma anche in questo caso, forse, vale lo stesso discorso fatto per Bill Murray e Robert Duvall.