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TFF: il giorno del maestro Clint

L'ultimo giorno del Festival è quello di "Hereafter"

Hereafter - Clint Eastwood

04.12.2010 - Autore: Andrea Volpe
Toccherà a “Hereafter “di Clint Eastwood, ormai lo sanno tutti, chiudere il 28° Torino Film Festival. Un’anteprima europea di cui si parla da tempo e che molto presumibilmente darà vita a una disperata caccia al biglietto. Tre le proiezioni allestite dal festival, delle quali una sola aperta al pubblico: la prima riservata alla stampa quest’oggi, sabato 4 dicembre, ultimo giorno di festival, alle ore 9 all’Ambrosio; la seconda, alle 20.30, sempre all’Ambrosio 1, a seguito della premiazione ufficiale e su presentazione dell’invito; la terza, infine, aperta solo al pubblico pagante (per cui niente accrediti), alle 21.30 all’Ambrosio 2.

Insomma, ci sarà da spingere per vedere quello che da oltreoceano è stato annunciato come un lavoro metafisico e spiritualista, apparentemente fuori dalle corde di Eastwood, ma retto come sempre dalla sua straordinaria regia e dalla capacità di tenere insieme le tre storie che compongono il plot: il legame, cioè, tra tre individui dispersi nel mondo, un americano in grado di parlare coi morti, una francese vittima di uno tsunami e un inglese orfano del fratello gemello, tutti quanti alla disperata e speranzosa ricerca di un segno dall’aldilà (hereafter in inglese).

Per tutti coloro che oggi intendono comunque andare (ancora) al cinema, il Torino Film Festival ha allestito i suoi ultimi appuntamenti di rilievo. Ad esempio, la presentazione in Onde del film d’animazione argentino “El sol” di Ayar Blasco (Massimo 3, 16), fantasia acida, assurda e divertentissima su un mondo distrutto dalla bomba atomica e dominato da mostri orrendi, tra turpiloquio e disadattamento adolescenziale (e prima ancora i due ottimi corti d’animazione, il lettone “Divers in the Rain” e soprattutto “Maska”, diretto dai mitici Quay Brothers). Oppure la programmazione in una sola giornata, in tre programmi dislocati in altrettante parti del giorno (Greenwich 1, 12, 18.15, 22), di tutti i cortometraggi della sezione Italiana.corti, il modo migliore per osservare e comprendere il lavoro di cernita e costruzione dei selezionatori e naturalmente mettere a confronto le qualità dei singoli partecipanti.

O ancora, per chi fosse arrivato all’ultimo e non avesse ancora potuto godere della straordinaria retrospettiva integrale che il festival ha dedicato a John Huston, ci sarà la possibilità di recuperare diversi suoi titoli: da “L’uomo che volle farsi re” (Massimo 2, 14.30) a “La prova del fuoco” (Greenwich 2, 10.30), da “I cinque volti dell’assassino” (Greenwich 2, 19.30) al grande western “Gli inesorabili” (Greenwich 2, 21.45). 


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