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Sundance Film Festival

L'edizione 2006 apre i suoi battenti il 19 gennaio. Nell'arco di dieci giorni, saranno proiettate 120 pellicole, 78 delle quali made in Usa

Sundance Film Festival 2006

18.01.2006 - Autore: Eva Gaudenzi
Sundance Kid era il personaggio interpretato da Robert Redford in“Butch Cassidy” del 1969.  Da qui il nome del Sundance Festival, fucina di talenti e vetrina indispensabile per i cineasti indipendenti di tutto il mondo. Redford diede vita al suo Istituto nel 1981: un centro polivalente che sovvenziona giovani registi, fornendo professori, materiale tecnico e consulenza di grandi professionisti. Tanto per fare qualche nome, è da qui che provengono personaggi come Quentin Tarantino, Kevin Smith, Robert Rodriguez e Jim Jarmusch.

La fondazione del Festival vero e proprio risale al 1985. In vent’anni, le splendide vallate di Park City (Utah) hanno assistito alla presentazione di 3393 film, di cui 202 solo nel 2005. La sezione principale del Festival si chiama American Competition ed è riservata a 16 lungometraggi fiction e 16 documentari statunitensi. Stessi numeri per l’internazionale World Cinema Competition. E poi anche cortometraggi, film sperimentali e opere prime.

L’edizione 2006 del Sundance Film Festival aprirà i battenti il 19 gennaio. Nell’arco di dieci giorni, saranno proiettate 120 pellicole, 78 delle quali made in Usa

La lista dei film in gara include l’atteso "Forgiven" di Paul Fitzgerald, che racconta la crisi di un’influente uomo politico poco prima della campagna elettorale; "SherryBaby" con Maggie Gyllenhaal ovvero la storia di una persona appena uscita dal carcere; "Come Early Morning", in cui Ashley Judd interpreta una donna votata all'autodistruzione.

Tra i documentari figurano titoli come "Crossing Arizona" (sulla vita difficile degli immigrati clandestini) e due lavori sulla guerra in Iraq, "Ground Truth: After the Killing Ends" e "Iraq in Fragments". Per quanto riguarda l’Europa, la casa di produzione tedesca First Hand Film porterà al Sundance The Short Life Of José António Gutierrez” di Heidi Specogna, mentre l’Inghilterra sarà in gara con Black Golddi Mark e Nick Francis.

Il 23 gennaio sarà la volta dell’Italia. "La guerra dei fiori rossi" di Zhang Yuan (prodotto dalla Downtown Pictures di Marco Mueller insieme all’Istituto Luce e RaiCinema) è il nostro fiore all’occhiello presentato in anteprima mondiale. Nella sezione Shorts Program anche Site Specific_Las Vegas 05” di Olivo Barbieri e “Viva Zapatero!” di Sabina Guzzanti per la World Cinema Competition.