
Come mai ha scelto un ruolo in apparenza così poco attraente?
Prima di tutto per poter lavorare con Jason: quando ho visto “Tra le nuvole” ammetto di aver provato un’invidia fortissima per Vera Farmiga, che aveva una parte straordinaria, perfettamente equilibrata tra cinismo e fascino. Quando Jason è venuto da me con la sceneggiatura di “Young Adult” ho accettato immediatamente, poi ne abbiamo parlato insieme per mesi e penso abbiamo costruito un personaggio che con tutti i suoi difetti e le sue debolezze è comunque molto umano, e somiglia un po' a tutti noi.
E invece come ha collaborato con Diablo Cody?
In realtà non abbiamo collaborato molto, alla sceneggiatura che lei ha scritto non c’era bisogno di aggiungere o togliere nulla. Avendo poi appena avuto un bambino, Diablo non è stata molto presente in fase di riprese, ha potuto partecipare al progetto soltanto alla fine, ma si è immediatamente dimostrata entusiasta del lavoro che abbiamo fatto e l’ha abbracciato al cento per cento.
Cosa pensa del suo personaggio?
Non credo sia una donna cattiva, tutt’altro, ma non riesce a trovare una via d’uscita ai suoi problemi, sia sentimentali che psicologici. Allora cerca una soluzione inadeguata, e ne paga le conseguenze. E’ un carattere complesso, sono molto fiera di averlo interpretato. Ti confesso che lo trovo talmente umano che mi imbarazza rivedere me che lo interpreto, mette a nudo alcune mie fragilità che mi toccano profondamente. Quando ho finito di vedere il film per la prima volta non sono riuscita a parlare per svariati minuti, Jason era preoccupatissimo! Io metto un po’ di me stessa in ogni ruolo che abbraccio, ma quello di Mavis è davvero speciale.

Però lei si sente più matura di Mavis…
No, non credo di essere ancora totalmente cresciuta. Ci sono volte in cui per superare una giornata storta faccio esattamente quello che fa lei, mi trascino. Come Mavis, io forse ancora devo capire bene chi sono…
Diverterebbe amica di Mavis Gary se esistesse?
Ci ho pensato molto sul set, e credo proprio di sì, mi sono affezionata alla sua umanità così esibita, viscerale. Certo, poi non so se le presenterei il mio fidanzato!
Quali sono le scene che l’hanno entusiasmata maggiormente?
Senza dubbio quelle girate al bar con Patton Oswalt, un attore magnifico nel capire il tono della tua recitazione e metterti in sintonia. Il calore umano che si sprigiona tra due persone ferite come Mavis e Matt (Oswalt, ndr.) è la cosa più densa di significati del film, sia quando il tono è più leggero che nei momenti drammatici. Poi lo script di Diablo in quelle scene prevedeva grosse bevute e battute acidissime, il meglio per un attore!

Un'ultima domanda: si è ispirata a qualche attrice per interpretare questa parte?
No. Però confesso di aver guardato e riguardato la prova di Jack Nicholson in “Shining”…
“Young Adult”, in uscita il 9 marzo e presentato Fuori Concorso alla sessantaduesima Berlinale, è distribuito in Italia da Universal Pictures. Per saperne di più, guardate il trailer.