NOTIZIE

Salviamo i Festival d'Italia

Alla presentazione del Fof, un grido d'allarme per la cultura italiana

Festival of Festivals

07.09.2010 - Autore: Andrea D'Addio
“Passare da essere ritenuti un costo, ad essere considerati un investimento”. E’ questa la prospettiva che dovrebbe arrivare al governo affinché consideri bene cosa significhino i drastici tagli alla cultura contenuti nella prossima manovra economica. E’ questo ciò che sostiene Andrea Romeo, direttore artistico del Festival of Festivals (Il congresso nazionale dedicato agli operatori della cultura, prossima edizione 3- 7 Novembre 2010) e appoggiato da Massimo Mezzetti, assessore alla Cultura e allo Sport della regione Reggio Emilia. L’occasione per parlare sul futuro delle centinaia di festival che ogni anno, e quasi sempre con grande successo, prendono vita in tantissimi comuni del nostro Paese, è stata la presentazione del prossimo Festival of Festivals.

Nell’accogliente spazio Foscari 3, a due passi da quel palazzo del Cinema di Venezia, dove in questi giorni sta avendo luogo il più importante festival italiano, la Mostra del cinema, Romeo e Mezzetti hanno incontrato la stampa per presentare il programma della rassegna bolognese e per lanciare una raccolta di firme ed un appello. “Un’azione di sistema è possibile e urgente, e deve essere simultanea a questo processo. La Pubblica Amministrazione, sottraendosi al ruolo che in Italia ha tradizionalmente giocato nella cultura, deve imperativamente garantire una alternativa. Una migliore deducibilità fiscale degli investimenti privati e un sensibile incoraggiamento fiscale a favore dei promotori dei festival culturali esistenti è una scelta logica e sostenibile (persino nella comunicazione politica) anche come manovra d’emergenza” afferma Romeo, che continua: “Chiediamo a tutti i festival di aderire subito a questa proposta via mail a emergenzafestival@festivaloffestivals.org  o online su www.festivaloffestivals.org e di sottoscrivere poi l’appello”.

Per Mezzetti la situazione non va sottovalutata: “ E’ vero che spesso si piange miseria, ma alla fine si sta sempre qua, forse ammaccati, ma comunque presenti. Questa volta però la situazione è al limite, non ci sono alternative se non quella di fare di tutto per far cambiare idea al governo. I festival, grazie all’indotto, generano ricchezza nel territorio, più di quanto le istituzioni spendano per sovvenzionarli. Purtroppo sono cifre che non risultano sempre analiticamente, ma che sono comunque sotto gli occhi di tutti, se solo si ha voglia di guardare”.

Tappa importante per mettere a punto le prossime, possibili strategie d’azione, sarà la tavola rotonda che il Fof organizzerà durante la sua manifestazione. Sono più di cento i festival patrocinati, e l’anno scorso  più di 800 professionisti del settore hanno riservato l’accredito in rappresentanza di oltre 300 festival italiani. Chissà se i numeri basteranno ad attirare la giusta attenzione sul festival anche di chi osserva da Roma
FILM E PERSONE