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Ruby Sparks anche meglio di Little Miss Sunshine

La commedia, presentata nella sezione Festa Mobile, è un film delizioso ma soprattutto memorabile

Ruby Sparks - Zoe Kazan, Paul Dano

09.12.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Torino Film Festival
Un gioiello. Come del resto lo era Little Miss Sunshine, uno dei film sorpresa degli ultimi dieci anni. I registi di quel film - i coniugi Jonathan Dayton e Valerie Faris - si superano con Ruby Sparks, l'incontro perfetto tra quello che si definisce un crowd pleaser (ovvero un film che vuole a tutti i costi guadagnarsi la simpatia del pubblico) e una pellicola intelligente che ha veramente qualcosa da dire.

Ruby Sparks recensione Torino Film Festival 2012

Nella scacchiera narrativa viene schierato un protagonista come Paul Dano, di cui finalmente torniamo a ricordarci le doti comiche dopo i ruoli più dark ottenuti grazie a Il petroliere. L'attore convince sin dal primo minuto nei panni di un protagonista simile a un incrocio tra John Lennon e Woody Allen con tanto di tic e genio. Un giovane scrittore afflitto da blocco creativo, in astinenza sessuale, con il cuore spezzato e naturalmente in cura da uno psichiatra. Sì, è proprio il nostro Woody. Anche quando ,dopo una ventina di minuti, la donna che vede nei suoi sogni si materializza nella realtà per diventare una musa in carne e ossa. Gli viene fatto il dono più grande invidiato da gran parte del genere maschile: poter cambiare la personalità di una donna a comando. Ogni volta che il protagonista vuole modificare il comportamento della sua Ruby, gli basta mettere tutto nero su bianco, battendo il suo volere sui tasti della sua vecchia macchina da scrivere. 

Una premessa che soltanto in superficie si allontana dalla realtà, ma che rapidamente torna alla concretezza come un effetto fionda. Ruby Sparks, infatti, sottolinea l'amore che proviamo per noi stessi più di quello provato per un'altra persona. Il sentimento egoistico innato nell'essere umano che comporta il rischio di morire di e in solitudine. Il protagonista lo capisce nella maniera più dura, cercando di forzare l'amore della ragazza al fine di non essere abbandonato. D'un tratto tutto diventa più serio, non prima però di aver assistito a una dozzina di sequenze spassose. La bellissima scena nel pre-finale è capace di allontanarsi dai colori e dai toni del film, mostrando  un protagonista che abbandona la sua positività per scatenare il suo lato umano più oscuro.

Ruby Sparks recensione Torino Film Festival 2012

E' un piacere ritrovare in ruoli minori grandi attori come Annette Bening, Antonio Banderas (in versione coppia new age) ed Elliot Gould, lo strizzacervelli che tutti vorremmo avere. La vera stella del film è Zoe Kazan nei panni di Ruby Sparks. L'attrice, classe 1983 e nipote di Elia Kazan, regala un'iniezione di vita al film e a tutti i personaggi che interagiscono con lei nel corso della storia. Zoe è il vero cuore pulsante della pellicola, non a caso è stata proprio lei a idearla e sceneggiarla.

Ruby Sparks, in uscita il 6 dicembre, è distribuito dalla 20th Century Fox
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