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"QUILLS"

"QUILLS"

Quills

02.03.2001 - Autore: Alessio Rocchi
Rinchiuso per sempre nel manicomio di Charenton, Il Marchese De Sade (Geoffrey Rush) conduce una vita privilegiata, circondato dai libri e dai suoi oggetti erotici. LAbate Coulmier (Joaquin Phoenix), progressista direttore del manicomio, permette non solo a De Sade di continuare a scrivere, ma anche di mettere in scena degli spettacoli con gli altri internati. Ma lAbate non sa che il Marchese sta tentando di far uscire i suoi scritti dalla casa di cura con laiuto di una serva di nome Madeleine (Kate Winslet). Ogni giorno Madeleine porta gli scritti del Marchese De Sade fuori dal manicomio nascosti nella biancheria sporca e alla fine il manoscritto arriva completo alleditore del Marchese. Quando il romanzo Justine viene pubblicato e la notizia del nuovo scioccante libro si spande per tutta Parigi, Napoleone dà lordine di giustiziarne lanonimo autore. Ma sospettando che il libro sia del Marchese De Sade, i consiglieri di Napoleone escogitano un piano. Mandano a Charendon il terribile Dottor Royer-Collard (Michael Caine), tristemente famoso per i suoi metodi barbari, per ridurre al silenzio il Marchese. Coulmier esorta De Sade a dare prova di moderazione, ma invano. Appena Royer-Collard arriva al manicomio, i due uomini si scontrano subito. Appena appreso che Royer-Collard sta tenendo la sua giovane amante prigioniera in una gabbia dorata e lha stuprata brutalmente durante la notte, De Sade organizza una festa durante la quale mette in scena uno spettacolo insieme ai suoi compagni di Charenton per mettere alla berlina Royer-Collard. Furioso per una tale pubblica umiliazione, il dottore prepara la vendetta... In Quills il regista Philip Kaufman (Linsostenibile leggerezza dellessere, Harry and June, Rising sun) penetra dentro i corridoi del manicomio di Charenton, fino alle stanze proibite di De Sade e costruisce uno squisito racconto intriso di atmosfere gotiche. Torna così alla luce il mondo sinistro e seduttivo del Divin Marchese, che diviene ben presto metafora non soltanto della battaglia fra il medico ed il paziente, ma di quella ben più aspra fra l\' arte e la censura, la libido e l\'inibizione, la moralità e la brutalità, la passione e la persecuzione.