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Primi film in concorso a Torino

Al Torino Film Festival è in pieno svolgimento il concorso lungometraggi: prime pellicole presentate, prime recensioni, prime ipotesi sul vincitore.

TFF 09

18.11.2009 - Autore: Stefano Milano
        Felix Bush ha vissuto per 40 anni come un eremita nel mezzo delle foreste del Tennessee. Attorno a lui sono nate inquietanti leggende popolari e la gente del paese lo evita come la peste. Un giorno Felix si reca in paese con il fucile in mano chiedendo di pagare il proprio funerale: vuole essere presente al suo stesso ricevimento funebre, in modo che chiunque abbia sentito qualche storia su di lui la possa raccontare, per rivelare infine egli stesso la sua verità. È la trama – forte e bizzarra allo stesso tempo – di "Get Low" di Aaron Schneider. Aggiungeteci un cast stellare – Robert Duvall, Bill Murray e Sissy Spacek – e avrete un perfetto candidato (almeno sulla carta) a vincere il concorso lungometraggi del TFF 2009. Ma il film non convince fino in fondo, e le sorprese vengono da altre pellicole e da diversi approcci cinematografici.

Dalla sensibilità del giapponese Torso di Yutaka Yamazaki, innanzitutto, storia dell’esistenza ordinaria di Hiroko, che ha però un segreto fuori dall’ordinario: vive in compagnia di un busto maschile gonfiabile che tratta come un vero e proprio fidanzato (una storia che ricorda quella di Lars and the Real Girl, in concorso due anni fa). E poi c’è la complessità emotiva di Shelley Brown, 23enne newyorkese che ritorna all’asprezza della vita dopo un periodo in un ospedale psichiatrico, interpretata dalla straordinaria Stella Schnabel (anche sceneggiatrice del film, e sicura candidata al premio come miglior attrice) in You Wont Miss Me di Ry Russo-Young. Diverte invece l’ironia delicata e dissacrante di Le Roi de l’évasion del francese Alain Guiraudie: la vita di Armand, omosessuale quarantenne, viene scombussolata dall’incontro con Curly, una ragazza di 16 anni di cui si innamora, inaspettatamente. Ma la comunità in cui vivono non riesce a spiegarsi l’accaduto, e i due si danno alla fuga… Sicuramente riuscito e d’impatto, ma non candidato a vincere il concorso, è infine Van Diemen’s Land dell’australiano Jonathan auf der Heide: una storia vera, quella di otto prigionieri che riescono a sfuggire al controllo delle guardie di una colonia penale britannica (nell’attuale Tasmania) e si ritrovano immersi in una natura sconosciuta e inesplorata.