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Pioggia di pallottole a Berlino

Abbiamo incontrato il cast e il regista di "La banda Baader Meinhof", pellicola che racconta gli anni di piombo tedeschi, tratta dall'omonimo libro di Stefan Aust.

Pioggia di pallottole a Berlino Baader

24.10.2008 - Autore: La redazione
Pillole dalla conferenza stampa: “La Banda Baader Meinhof” (Germania), diretto da Uli Edel.
Il film racconta la storia degli anni di piombo tedeschi. Il periodo della fine degli anni ’70, quando Andreas Baader (Moritz Bleibtreu), Ulrike Meinhof (Martina Gedeck) e Gudrun Ensslin (Johanna Wokalek) formarono una fazione di terroristi volta contro il governo filoamericano della Germania Federale.

Moritz Bleibtreu – Attore (lo abbiamo già visto in “Lola Corre” e “Munich”)
Non importa che ruolo interpreti, ci vuole sempre un certo rispetto per il personaggio, anche se ci sono risentimenti dappertutto. Non è ancora possibile avere un quadro chiaro di questa vera storia, perché non ci saranno mai abbastanza testimonianze. Si tratta di un’epoca difficile per noi tedeschi. Quindi per interpretare un ruolo del genere devi documentarti fino in fondo e sapere tutto sul personaggio e poi, al momento del ciak, devi dimenticarlo.

Bleibtreu a proposito del regista Uli Edel:
Lavorare con Uli è stato bellissimo perché sa esattamente di cosa hai bisogno e quando ne hai bisogno – quando hai bisogno di essere incoraggiato e quando hai bisogno di essere lasciato da solo. E poi ci ha saputo raccontare moltissimo su quell’epoca e sul movimento studentesco, perché lui c’era, ne aveva fatto parte. E’ riuscito a creare un’atmosfera in cui tutti abbiamo sentito che quello che stavamo mostrando era una cosa molto personale per lui.

Martina Gedeck – Attrice (L’abbiamo già vista nel bellissimo “Le vite degli altri”).
A me interessava soprattutto l’aspetto politico. Questa per me era la cosa più importante piuttosto che l’aspetto glamour dei personaggi. Ricordo che a quei tempi si trattava di un movimento percebile dappertutto. Le cose sono molto cambiate da allora. Non immaginate la grande mole di materiale che abbiamo studiato. Quello è stato un ottimo punto di partenza, una vera base solida. Immedesimarsi non mi è mai sembrato difficile. È stato come accompagnare i nostri personaggi. Penso che fosse importante conoscere i fatti e poi buttarsi”.

La Gedeck parla del film:
In Germania questo film ci da l’opportunità di rivedere alcuni degli stereotipi e delle leggende che sono sorte intorno alla RAF. Il film presenta questa storia in maniera più realistica. Come risultato il nostro punto di vista sul passato del nostro paese potrebbe diventare più pericoloso ma anche più accurato.

Uli Edel – Regista (Ha già diretto “Christiane F.” e “Body of Evidence”).
Abbiamo visto che questi personaggi erano davvero come icone già all’epoca. Noi volevamo rappresentare delle icone. Il fascino dei personaggi è innegabile. Ma le loro azioni si sono poi trasformate in orrore puro. Non è possibile identificarsi con loro. Non penso che la storia abbia fatto pace con la RAF. Ci si confronta sempre con quell’epoca. Dopo il trentennale se n’è parlato molto. Non è un tema propriamente approfondito. Ma ero affascinato da questa gente, fino ad un certo punto… nel film potete vedere dove sta quel punto.

Il regista parla delle ricerche svolte per prepararsi al film
Prima di tutto ho cercato di ricordare il più possibile. Poi ho letto tutto quello che ho trovato sull’argomento. Ho parlato con ex terroristi, a volte scendendo nei dettagli. Quello di cui bisogna tener conto quando parli con degli ex terroristi è che la mente umana può giocare dei brutti scherzi. Trenta o quaranta anni dopo gli eventi, alcuni di loro ricordavano i fatti in un modo che diminuiva il loro coinvolgimento e le loro colpe. Mi ha ricordato le conversazioni che avevo fatto con le persone della generazione dei miei genitori. Solo quindici anni dopo la Seconda Guerra Mondiale non si ricordavano più il loro coinvolgimento nel Terzo Reich. Penso che sia quello che si definisce memoria soppressa – un processo che consente alle persone di vivere con il loro passato.


Vi ricordiamo che “La banda Baader Meinhof” arriverà sui nostri schermi dal 31 ottobre, distribuito dalla Bim

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