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Ombre e luci su Berlino

I due lungometraggi in concorso presentati nella giornata di lunedì hanno dato un esito diametralmente opposto: delude il film della tedesca Doris Dörri mentre diverte e abbaglia la pellicola di Johnnie To

Festival di Berlino

11.02.2008 - Autore: Adriano Ercolani
 

   

Tutt’altro entusiasmo invece ci ha pervaso alla fine della visione del delizioso “Sparrow” di Johnnie To, che ha girato un piccolo divertissement pieno di inventiva cinematografica, con almeno un paio di sequenze di straordinaria ed emozionante capacità registica. Ancora una volta assistiamo alle peripezie di un gruppo di amici – questa volta semplici borseggiatori da strada – accomunati dall’ideal di fratellanza e senso dell’onore. Il tono è quello leggero della commedia (quasi romantica), e le citazioni cinematografiche arrivano addirittura al musical classico hollywoodiano, primo su tutti “Cantando sotto la pioggia” (Singin’ in the Rain, 1952) di Stanley Donen

Ancora una volta, se ce ne fosse stato ancora bisogno, Jonnhie To dimostra una capacità di creare cinema impressionante, lavorando su situazioni e stilemi linguistici ampiamente sfruttati, che lui però riesce sempre a riproporre con freschezza ed originalità.
Sparrow” è a nostro avviso uno dei suoi lavori più riusciti da anni a questa parte, e conferma un momento creativo del regista asiatico davvero importante. Se la giuria avesse il coraggio di premiarlo finalmente, magari con un meritato riconoscimento alla messa in scena, non avremmo proprio nulla da obiettare.