Il Festival di Roma apre le sue sale all’anteprima fuori concorso di “Oggi sposi”, che a dispetto del poster promozionale, di dubbio gusto, ha sorpreso e divertito il pubblico dell’Auditorium con il suo ritmo serrato e le sue sue gag pulite. Si tratta di una commedia di genere costruita su una struttura episodica corale che raccoglie le storie di quattro coppie osservate nel periodo che separa la decisione di sposarsi e il fatidico “si”. Mesi in cui si scatenano isterie familiari, spese scellerate, pressioni sociali e furia organizzativa.
Nicola (Luca Argentero), poliziotto di origini pugliesi decide di lasciarsi alle spalle un passato da conquistatore e farsi impalmare con rito indù dalla bella compagna (Moran Atias), figlia di un ambasciatore indiano. Perché tutto fili liscio però deve mettere d’accordo suo padre, un contadino rozzo interpretato da un Michele Placido mai così simpatico, e il suocero, entrambi intenzionati a far prevalere la propria cultura.
Chiara (Isabella Ragonese) e Salvatore (Dario Bandiera, "Italians") decidono invece di convolare a nozze quando scoprono che è in arrivo un figlio. La loro condizione di precari però, unita all’angoscia di un banchetto per la numerosa famiglia del sud che li crede benestanti, li spinge ad arrangiare uno scriteriato matrimonio “riciclato”. Il piano, strategico, prevede che i due si imbuchino con tutti gli invitati alla festa di un altro matrimonio, quello di Sabrina (Gabriella Pession, "L'uomo perfetto"), soubrette televisiva platinata, nevrotica e superficiale il cui unico obiettivo è finire in copertina, e del suo Attilio (Francesco Montanari, l’ex Libano della serie "Romanzo Criminale"), finanziere arrogante e cialtrone coinvolto in truffe e traffici illegali.
E proprio sulle losche attività di quest’ultimo sta indagando il PM Fabio (Filippo Nigro), un uomo grigio, disadattato e goffo che contemporaneamente cerca di impedire il quarto matrimonio, quello tra suo padre (Renato Pozzetto) e una giovanissima massaggiatrice (Carolina Crescentini) a caccia di dote.
Le vicende si intrecciano in un vortice scatenato di equivoci e battute - non tutte riuscite - che, grazie anche a trucchi e parrucchi molto accentuati, collocano la rappresentazione sempre sopra le righe. La messa in scena ha infatti un tocco spagnolo nei suoi colori kitsch. Questa caricatura ridicola ha il suo effetto umoristico e rifugge la presunzione di descrivere la realtà, adottando maschere che consentono comunque di puntare dritto a molti vizi della società.
Il cast, che conta anche su Lunetta Savino, Francesco Pannofino e Hassani Shapi, funziona perchè gli attori, ben diretti dal giovane Luca Lucini ("Solo un padre"), indovinano i tempi della commedia brillante e alimentano ritmo e allegria destinati al grande pubblico. Non siamo certo tornati a Monicelli, ma “Oggi sposi”, pur trovando la sua forma nella macchietta elementare e nel clichè, va a pescare nella tradizione della commedia all’italiana e, al netto di volgarità e grossolanerie, si presenta come una gradevole alternativa allo strapotere dei cine-panettoni.
Il film, prodotto dalla Cattleya, verrà distribuito in più di 400 copie da venerdì 23 ottobre.
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Oggi sposi: la nostra recensione
Al recupero della cara e vecchia tradizione della commedia all'italiana per salvarci dai cine-panettoni.
20.10.2009 - Autore: Ludovica Sanfelice