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Oggi è di scena l'Italia

La seconda è una giornata segnata dall'impegno.

L'ora di religione

17.05.2002 - Autore: Massimiliano Pistonesi - Filmaker-s magazine
Oggi è una giornata segnata dall\'impegno. I tre film in concorso visti oggi sono \"All or nothing\" di Mike Leigh, \"Bowling for Columbine\" di Michael Moore e il nostro Marco Bellocchio con \"L\'ora di religione\". Tre film differenti ma che tengono il polso dei rispettivi paesi di provenienza. È un bel ritorno quello dell\'inglese Mike Leigh dopo i trionfi di \"Segreti e Bugie\" che qui torna a raccontarci il rapporto di una coppia matura, nella realtà urbana londinese: Penny, cassiera in un supermercato, e Phil, tassista. Il loro amore sembra finito, i due non riescono a trovare più gli stimoli. Finché il loro figlio Rory non si ammala e, nel dramma, Phil e Penny riscoprono il loro amore. A fare da cornice ai personaggi principali, c\'è la periferia londinese, con un insieme di personaggi comici, divertenti e che non sanno stare al loro posto. Primo documentario a Cannes, \"Bowling for Columbine\" di Michael Moore esplora l\'uso delle armi da fuoco in America. La domanda di fondo è se l\'America sia la terra della libertà o solo un paese di cowboy cresciuti male. La ferocia di eventi drammatici, come quello della high school di Columbine, da dove il titolo, dove alcuni studenti massacrarono dei loro coetani non riesce a smuovere le coscienze americane dal corto circuito fanatico delle garanzie costituzionali. Gli echi della polemica e della critica di una certa stampa cattolica non sono riusciti ad attraversare le alpi, e così oggi il film di Marco Bellocchio \"L\'ora di religione\" ha fatto il suo debutto, preceduto invece dai complimenti del patron del festival Gilles Jacob, che certo non è famoso per i suoi apprezzamenti. Sicuramente un buon inizio per tutta la pattuglia italiana, che quest\'anno rischia di fare veramente una buona figura. La tendenza quest\'anno è italianissima e i vari responsabili delle sezione non fanno altro che confermarlo attraverso dichiarazioni. Sarà forse l\'effetto Nanni Moretti a catalizzare tanta attenzione, ricordiamo che Moretti passerà da queste parti il 22 per tenere una lezione di cinema, ma sicuramente l\'auspicio che si respira qui, anche parlando con i giornalisti di altri paesi, e che l\'Italia promette bene. È andata bene a Bellocchio, anche se l\'accoglienza alla proiezione stampa è stata un po tiepida, va da sé la presenza di Segio Castellitto, apprezzatissimo oltralpe, sembra essere il surplus per la nostra pellicola in concorso. Insomma quest\'anno, a Cannes, rischiamo di fare veramente una buona figura.