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"Nunmul"

"Nunmul"

Nunmul

15.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
Im Sang-Soo, regista coreano alla seconda prova dopo l´esordio nel 1998 con Chunyedeului, ha presentato Nunmul dicendo: In questo film racconto la vita dei giovani di Seoul. Ci sono molte scene di sesso, cè molta violenza, cè la droga e la prostituzione: spero che vi divertiate. Cosa che, purtroppo, non si può dire che il pubblico abbia fatto.   La trama Le vicende ruotano attorno a quattro giovani protagonisti: Han (Han Jun) decide di fuggire di casa, Chang (Bong Tae-Gye) é un suo amico che tratta malissimo le donne eppure ne é sempre attorniato, Ran (Cho Eun-Ji) lavora come prostituta in un locale ed é innamorata di Chang, mentre Sari (Park Keun-Young) fa la dura e gira su una grossa moto ma, in realtà, è molto fragile. I quattro si incontrano ad una festa, dove Chang, con il suo solito fare rude, costringe con la violenza le ragazze a spogliarsi su un tavolo da biliardo. Sari, non certo abituata a questo genere di cose, decide di scappare e si fa aiutare da Han. I due poi si rincontrano, provano attrazione luno per laltra e decidono di cercarsi in un posto dove vivere insieme. Han però, da qualche tempo, vive da Ran e Chang, e così, alla fine, i quattro si ritrovano uniti sotto lo stesso tetto. Chang naturalmente sta solamente sfruttando Ran, dalla quale si fa dare tutto il denaro che lei guadagna prostituendosi. Il rapporto tra Han e Sari é invece più lento a svilupparsi, anche per un blocco sessuale di Sari che, si scoprirà alla fine, deriva dalle violenze che ha subito in famiglia dal padre. La loro vita é raccontata attraverso le continue violenze cui sono oggetto da parte del boss del locale dove lavora Ran, attraverso la fuga nella droga, che consiste in delle bombolette di gas da aspirare che provocano assuefazione: unevoluzione dei glue-sniffers, ovvero quelli che si sniffano la colla. I loro destini sembrano segnati, tanto é vero che, quando un giorno decidono di scappare in moto, tutti e quattro insieme, trovano al posto delloceano qualcosa che sembra più una discarica che una spiaggia, dove il mare sembra essersi ritirato più per lo schifo che per la marea. Per cui, non appena finiscono il denaro, dopo qualche tentativo di sopravvivere di espedienti, i quattro sono costretti a tornare mestamente a Seoul e alle loro vite disperate. Mangiare o essere liberi: questo é il problema, conclude tristemente Chang. Alla fine Han e Chang vengono arrestati, Ran torna alla vecchia vita con un ragazzo ancora più vampiro di Chang, mentre Sari, come scopre Han quando esce di prigione, é finita con il cattivo, ovvero il boss del locale di Ran.   Il commento Sebbene il regista Im Sang-Soo abbia tenuto a precisare che, pur non rappresentando un paradigma di tutti i giovani coreani, la vita di violenza e disperazione da lui descritta nel film non é assolutamente esagerata, restano forti dubbi su questo film. La vita giovanile é descritta in modo stereotipato, al di là di qualsiasi intenzione di realismo, e lalternanza di droga, frequenti scene di sesso e pezzi di musica rock non convince per niente. Alla fine i 105 minuti del film sembrano davvero troppi, e il finale ´buonista´ non contribuisce a dare un po di colore ad un film freddo, dal taglio quasi documentaristico, anche a causa di un girato in digitale piuttosto sgranato. Se cè qualcosa da salvare di Nunmul é forse la colonna sonora, fatta di pezzi di rock orientale molto interessanti.  
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