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Noir in Festival
Noir in Festival

12.04.2007 - Autore: Renato Della Valle
La mascotte del Noir in Festival, che si è svolto a Courmayeur dal 5 all11 dicembre, era uno Snoopy con cappello da Sherlock Holmes e con lente dingrandimento: scruta le impronte del mistero, che in questa decima edizione della rassegna valdostana erano davvero tante e si dipanavano tra cinema, letteratura e realtà (è stato presente, come ospite anche il Presidente della Commissione Stragi, Giovanni Pellegrino).
Il tema del Festival era, appunto, la ricerca, linchiesta, vista come momento di verità attraverso la produzione artistica e metodologia di ricerca della stessa. Per la sezione cinema, gran botto con il film dapertura, presentato in anteprima e adesso già nelle sale (negli Usa si è rivelato un blockbuster), The Unbreakable - Il predestinato, opera seconda (dopo il successo del fortunatissimo \"Il sesto senso\") di M. Night Shyamalan: sempre Bruce Willis come protagonista (perché cambiare un cavallo vincente?), questa volta affiancato da un inquietante e umbratile Samuel L. Jackson. Altre pellicole presentate (tra concorso e fuori), Vertical Limits di Martin Campbell (un thriller ambientato in alta montagna, perfetto per Courmayeur), Urban Legends: the Final Cut di John Ottman (curioso gioco di specchi perché i protagonisti sono, guarda caso, studenti di cinema), Bless the Child di Chuk Russell (un film millenarista, interpretato da una rediviva e sempre bellissima Kim Basinger), Ordinary Descent Criminal di Thaddeus OSullivan (con Kevin Spacey), e The Contender di Rod Lurie, con la campagna elettorale americana come metafora della truffa e dellintrigo.
LItalia era presente con Lupo Mannaro, di Tibaldi (tratto da uno scritto di Carlo Lucarelli, parla di un serial-killer nostrano) e con limpegnatissimo Delitto impossibile, di Antonello Grimaldi (ambientato in una Sardegna inedita e inquietante), che ha vinto il Premio Speciale della Giuria.
Tra le altre sezioni: Black Noir, con grandi produzioni e indipendenti coraggiosi e la proiezione speciale di La venere dIle di Mario Bava, restaurata dalla Rai e dal Museo Nazionale del Cinema di Torino.
La cronaca ha fatto un ingresso prepotente con Territori dOmbra di Paolo Modugno, che ci porta nei sotterranei territori della pedofilia e del commercio di prostitute-ragazzine tra Slovenia e Austria (il film ha causato non poche polemiche e la Rai, che ne è coproduttrice, si è rifiutata di distribuirlo o di trasmetterlo).
Inoltre un grande omaggio allintramontabile Robert Wise, regista da Oscar, montatore, scrittore e attivista per i diritti civili, che era presente in videoconferenza (vedi servizio) e lassegnazione del prestigioso Chandler Award, andato allamericano Andrew Wachs (vedi servizio). Presenza un po insolita, quella di Gino e Michele, il duo della Smemoranda, di Zelig e delle Formiche, che presentavano il loro romanzo Neppure un rigo in cronaca (edito da Rizzoli), che parla della fiorente Milano Anni 50, e della transizione dalla mala di quartiere allindustria del crimine. Hanno già parlato con Salvatores, lui ha detto di no, ma probabilmente diventerà un film.