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Movie Style: Emma Thompson

Emma abbandona Harry Potter per Tata Matilda: "Nanny McPhee significa molto di più per me". Presentato all'OstiaFilmFest.

Emma Thompson

01.06.2010 - Autore: Ilaria Mainardi
Ken & Em, così li chiamavano i tabloid britannici nel periodo della loro unione, a cavallo fra gli anni Ottanta e gli anni Novanta, erano la coppia più bella e talentuosa del Regno Unito: entrambi colti, ironici, brillanti, naturalmente votati alla ricerca del “wit”, ma al contempo capaci di slanci drammatici che mettevano in nuce l’assonanza, talvolta scherzosamente ammiccata, con l’altra, storica, coppia della scena inglese: Sir Laurence e Lady Olivier, Larry e Viv. E’ infatti proprio l’incontro con Kenneth Branagh a segnare la svolta definitiva nella carriera di Emma Thompson la quale, rarità per un interprete britannico, non studia recitazione, ma si laurea a Cambridge, in letteratura inglese, con una tesi sulla romanziera vittoriana Mary Anne Evans, meglio conosciuta con lo pseudonimo di George Eliot.

Kenneth Branagh e Emma Thompson

Con lo splendido marito, allievo di punta della “Royal Academy of Dramatic Art”, Emma, figlia degli attori Eric Thompson e Phyllida Law (“non si potevano vedere, non voglio assolutamente ripetere questo errore nella mia vita”), condivide l’amore per Shakespeare e l’integrità attoriale: “Non recitare cose che non sono vere o che non ti corrispondono perché altrimenti darai al pubblico qualcosa in cui non credi. Forse sarai ricco, forse avrai la piscina, ma che t'importa? Non avrai più te stesso”. L’idillio artistico e quello sentimentale si intrecciano senza soluzione di continuità, dando vita a capolavori inestimabili come “Enrico V” e “Molto rumore per nulla”, dimostrazioni mirabili della portata eterna del Bardo e dell’inestimabile talento della coppia. Ai capisaldi shakespeariani vanno poi senz’altro aggiunti i piccoli gioielli che non ci stancheremmo mai di guardare come “L’altro delitto” e, soprattutto, “Gli amici di Peter”, dove Emma interpreta Maggie, una donna insicura e solitaria, (forse) innamorata del padrone di casa, proprio quel Peter che dà il titolo al film. La sua esclamazione “riempimi tutta dei tuoi bambini”, gridata all’amico del cuore Stephen Fry, è poco meno che esilarante!

Al Pacino e Emma Thompson agli Oscar nel 1993

Che Kenneth ed Emma si siano amati saggiamente o in eccesso, o in qualunque altra combinazione dell’umano sentire, poco importa: finché è durato, è stato bellissimo! Ma, come capita sovente, i due si separano dopo alcuni anni di matrimonio, ormai divisi di fatto da carriere disposte su binari paralleli ed altri cuori per cui spasimare. La Thompson non è tuttavia donna da vivere all’ombra di un (ex) marito, fosse anche uno dei migliori interpreti shakespeariani in circolazione. Lei che di se stessa afferma “so che la mia peggiore qualità è l’impazienza”, ha mutato il difetto in virtù, inanellando, negli anni, una serie di interpretazioni memorabili come quelle in “Casa Howard” (Premio Oscar come migliore attrice protagonista) e “Quel che resta del giorno”, diretta da James Ivory, e “Nel nome del padre”  di Jim Sheridan, dove ha il ruolo di una tenace avvocatessa convinta dell’innocenza dei cosiddetti “Quattro di Guildford”.

Emma Thompson in Tata Matilda e il grande botto

Data la solida preparazione in uno dei College più prestigiosi del Regno Unito, non stupisce che Emma Thompson, ormai attrice affermata e nota dal pubblico di ogni età grazie anche all’interpretazione di Sibilla Cooman nella saga dedicata alle avventure di “Harry Potter”, abbia voluto cimentarsi con la sua grande passione per la scrittura. Sceneggia così (e vince un altro Oscar), per Ang Lee, l’adattamento del romanzo di Jane Austen, “Ragione e sentimento”, completato grazie al provvidenziale apporto dell’amico di sempre, Stephen Fry, che le recupera lo script dal computer in panne, e i due film dedicati a “Tata Matilda”, una sorta di Mary Poppins in salsa grottesca.

Del suo apporto alla serie, l’attrice-sceneggiatrice svela: “Devo scrivere qualcosa che mi piaccia, che mi faccia ridere, e poi sperare che per chi guarda sia la stessa cosa”. 

Quando avevo diciassette anni, da grande, avrei voluto essere Emma Thompson…

Tata Matilda e il grande botto” sarà distribuito dalla Universal Pictures a partire dal 4 giugno e sarà presentato nella sezione Anteprime internazionali dell’OstiaFilmFest.

Per saperne di più
Date un’occhiata al programma dell’OstiaFilmFest