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"Mirakel"
Mirakel

12.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
Presentato nella sezione Kinderfilm, Mirakel é il primo lungometraggio della danese Natasha Arthy, regista di diverse serie televisive in Danimarca. Dopo lesordio nelle sale con il corto Penny plain, la Arthy simbatte in una piece teatrale, Mirakel, appunto, e ne é subito attratta, tanto da volerne fare il suo primo film. Pensavo fosse una sceneggiatura davvero divertente - ha dichiarato - e allo stesso tempo una storia con la quale riuscivo a relazionarmi, con un messaggio importante da dare ai giovani.
Il film é, in effetti, molto divertente, e si nota un certo affetto nella rappresentazione di quel momento di passaggio che porta alladolescenza.
Senza grandi ambizioni, Mirakel resta però un prodotto di genere molto ben confezionato da unabile regia, un film che diverte i bambini senza annoiare i grandi, permettendosi perfino citazioni (i film di 007, Terminator 2 e perfino Taxi driver, senza contare gli echi di La vita é meravigliosa) e degli intermezzi cantati che, nel cercare di rappresentare la fantasiosa vita interiore di Dennis P., ricordano addirittura, nel loro gusto pop, i colori e il sapore di Tano da morire.
Una segnalazione a parte per il piccolo protagonista, Stefan Pagels Andersen, al suo esordio, eppure perfettamente calato nella parte. Ero preoccupata per tutta la pressione che avrebbe provato ammette la Arthy essendo il protagonista di un film con i suoi soli 12 anni: può essere davvero dura. Per questo ho provato con lui per due mesi prima di iniziare a girare, e Stefan si é dimostrato un ragazzo davvero forte e determinato, perché ha gestito la situazione davvero bene.
La storia del film: Dennis P. (Stefan Pagels Andersen) é un ragazzo di 12 anni che crede di avere una vita piena di problemi. La madre (Sidse Babett Knudsen) é troppo oppressiva nei suoi confronti, perché non riesce a dimenticare la morte del marito avvenuta otto anni prima. Il suo migliore amico, Mick, é innamorato della sua stessa ragazza, Karen Elise, e inoltre sembra avere decisamente più speranze di lui. Ma la cosa che lo affligge é essere lunico della sua classe a non avere ancora peli pubici, per cui ogni doccia dopo la lezione di ginnastica diventa per Dennis P. una vera e propria tortura. Per finire, il professore più cattivo della scuola lo ha preso di mira e lo considera un ritardato.
Dennis P. pensa di essere un caso disperato: solo un miracolo potrebbe riportare la sua vita sui binari della normalità. Ed é esattamente ciò che accade: il ragazzo accoglie per disperazione un consiglio e, pur non essendo un credente, va in chiesa a pregare Dio. Inaspettatamente arriva la risposta: un angelo, terribilmente somigliante al padre morto, gli concede una cosiddetta licenza da angelo, ovvero la possibilità di compiere miracoli di media entità a piacimento. Ma con ununica condizione: non bestemmiare più, pena la revoca della licenza.
Naturalmente Dennis P. comincerà ad abusare dei suoi poteri quasi senza limiti e combinerà guai su guai, cercando di aggiustare le cose a modo suo. Fino a che, al culmine del pandemonio da lui creato, non incontrerà di nuovo l´angelo...