

NOTIZIE
"Little Senegal"
"Little Senegal"

16.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
L´errore di Rachid Bouchareb é stato sbagliare festival. Little Senegal é il classico film che avrebbe trionfato a Venezia, chissà invece quale accoglienza gli riserverà la giuria della Berlinale.
La trama
Il film racconta la storia di Alloune (Sotigui Kouyate), un sessantacinquenne impiegato al Museo della storia della schiavitù nel suo paese, il Senegal. Alloune decide un giorno di andare negli Usa per cercare di ricostruire l´albero genealogico della sua famiglia, grazie ad un indizio che ha scoperto nellarchivio del suo museo, ovvero il nome della nave dove i suoi antenati sono stati imbarcati come schiavi. La ricerca in South Carolina lo porterà, seguendo gli spostamenti dei suoi predecessori, in un quartiere di Harlem chiamato Little Senegal, una vera e propria comunità senegalese a New York. I senegalesi sono, infatti, discriminati ed emarginati dagli altri neri a causa, per paradossale che sia, del loro colore della pelle più scuro. A Little Senegal vivono Hassan (Karim Koussein-Traoré) con la compagna Biram (Adja Diarra), e Alloune si stabilisce da loro mentre continua la sua ricerca d´archivio. Giunge infine ad individuare lultimo anello della catena, una cugina di nome Ida Robinson (Sharon Hope). Ida ha un chiosco di giornali e sembra essere molto dura. Per questo Alloune non le svela subito tutto e riesce invece a farsi assumere come aiutante. In questo modo viene a conoscenza dellesistenza di Eileen, nipote di Ida, che dopo la morte della madre si é lasciata andare e ora é incinta, senza soldi e senza padre. Eileen però scappa di nuovo, e così Alloune aiuta Ida a ritrovarla. Tra i due nasce presto, una volta superate le difese di Ida, un forte legame. Alla fine però l´intervento di Alloune nella vita di Ida e Eileen porterà allomicidio di Hassan. Per questo Alloune decide di tornare in Senegal, in modo da poter portare a casa il corpo di suo nipote, rinunciando però al suo speciale rapporto con Ida.
Il commento
Bouchareb descrive il film in questi termini: Ho strutturato la storia intorno al viaggio di un uomo che parte da Goree, uno storico centro di vendita di schiavi. La comunità africana stabilitasi a Harlem deve confrontarsi con le stesse tensioni delle altre popolazioni immigrate negli Stati Uniti. Comunque, grazie alla sua determinazione e ai suoi valori, il nostro personaggio sviluppa un forte legame con la comunità dei discendenti dei suoi antenati.
Unico esponente del cinema africano in concorso (e tra i pochi qui a Berlino anche considerando le altre sezioni), Little Senegal é in realtà una coproduzione algerina, tedesca e francese.
Girato con uneleganza formale data dalle inquadrature quasi sempre a macchina fissa, il film é il secondo lungometraggio di un regista cresciuto in Francia, che quindi ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà di integrazione. Tutti i suoi film, corti, lunghi o documentari che siano, affrontano in effetti questo problema.
La narrazione é condotta con passo lento ed elegante, e la presenza scenica del protagonista é davvero notevole. Le difficoltà di rapporti tra Alloune e gli americani, il tentativo di scorgere un senso ed una fine dietro la tragedia della schiavitù, laffetto con cui le vicende di Alloune sono raccontate, il coraggio di un film senzaltro difficile, tutto contribuisce a rendere Little Senegal piccolo gioiello in attesa di riconoscimenti da parte della giuria della Berlinale.