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"Les Blessures assassines"

"Les Blessures assassines"

Les Blessures Assasines

14.02.2001 - Autore: Andrea Nobile
Pierre Denis é uno strano regista. Laureato in legge, lavorava come ispettore della dogana prima di darsi al cinema. Dopo quattro film ha deciso di tornare, per sette anni, a fare il suo precedente lavoro, prima di realizzare questo Les blessures assassines. Lo spunto é dato da uno dei più celebri casi giudiziari francesi, il caso Papin, un episodio del 1933 che ancora viene ricordato con orrore: due sorelle, entrambe al servizio come cameriere in una casa borghese di Le Mans, trucidarono con incredibile violenza la padrona di casa e la figlia.   La trama Il film comincia raccontando l´educazione in un collegio di suore delle tre sorelle Papin. Mentre una di loro decide di farsi monaca, le altre due sono avviate ad un destino di serve. Christine (Sylvie Testud), quando arriva dalla famiglia Lencelins, é alla sua quarta esperienza. I Lancelins la trattano abbastanza bene, come non sempre le era capitato. Christine riesce dopo poco a far assumere anche la sorella Léa (Julie Marie-Parmentier), con la quale stabilisce un rapporto morboso che presto diventa esplicitamente sessuale. Un giorno di festa durante il quale tutti sono fuori, le due sorelle sono nella loro camera, nude. Quando la padrona di casa, Madame Lancelin (Dominique Labourier) e la figlia tornano inaspettatamente in anticipo, le due temono di essere scoperte. E, in effetti, Madame Lancelin, già da tempo sospettosa, chiede spiegazioni sul perché nessuna delle due sorelle é al lavoro in pieno pomeriggio: Christine reagisce istericamente e attacca le due donne, uccidendo Madame Lancelin e ferendo gravemente la figlia Genevieve. Quando Léa giunge sulla scena, capisce che per Christine ormai é finita e decide di accompagnarla nel suo destino, infierendo mortalmente su Genevieve. Poi entrambe, con incredibile freddezza, compiono ogni sorta di massacro sui corpi già morti delle due donne. Il film si conclude con la prigione dove Christine e Léa sono custodite e si sofferma sulla pazzia di Christine, che non può stare in cella insieme alla sorella.   Il commento Il problema principale di Les Blessures assassines é che ricorda troppo La ceremonie. E, anche tenendo presente le limitazioni dovute allobbligo di verosimiglianza con la vicenda realmente accaduta, il confronto é nettamente perso. Dove nel film di Chabrol c´erano dialoghi strepitosi, personaggi a tutto tondo e una tensione progressivamente accumulata, pur in maniera impalpabile, in Les Blessures assassines tutto sembra costruito in funzione del finale ad effetto, senza peraltro riuscire a far mai decollare il film. Inoltre il personaggio di Christine, vero motore della vicenda, sembra un po troppo caricato e risulta inverosimile, indipendentemente da quanto si avvicini alla realtà non sempre dire tutta la verità fa bene. Da segnalare le due attrici, entrambe nominate al Cesar di quest´anno come migliori attrici emergenti, e in particolare Jean Marie-Parmentier, già vista in La ville est tranquille. E´ singolare notare, a testimonianza di quanto sia vivo questo caso giudiziario nella memoria dei francesi, che nellambito della sezione documentari del Panorama di quest´anno, un altro film, naturalmente un documentario, affronta lo stesso tema, En quete des soers Papin.  
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