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Le loup et l'agneau

L'intervista ai due maestri Hitchcock e Ford, definiti il "lupo e l'agnello" è stata girata da una troupe improvvisata all'inizio degli anni sessanta.

Festival Venezia

04.09.2001 - Autore: Simone Godano
Le loup et lagneau- John Ford et Alfred Hitchcock Francia, 2001 Beta sp- 52 Regia: Andrè S. Labarthe e Hubert Knapp.   Lintervista ai due maestri Hitchcock e Ford, definiti il lupo e lagnello per rendere evidenti le loro differenze, è stata girata da una troupe improvvisata allinizio degli anni sessanta. Infatti i due giovani registi-intervistatori vennero abbandonati dai tecnici che portarono via anche tutto il materiale necessario per girare. A venire in soccorso a Labarthe e Knapp fu il grande John Cassavetes, che prestò loro una cinepresa affidandola al suo attore Cassel (non Vincent), operatore improvvisato.   Il video è stato girato nellarco di tre giorni. Labarthe si occupò della parte dedicata a Hitchcock, mentre Knapp di quella a Ford. Lintervista ci mostra l enorme distanza sia stilistica che caratteriale che separa i due maestri , ma mette in luce anche la grandezza e la completezza delle loro opere.   Hitchcock si presenta ai nostri occhi distinto ed elegante come suo solito. Il suo discorso si concentra sul metodo di fare cinema ed è affrontato con grande precisione e chiarezza. Il maestro inglese, estremamente sintetico nelle risposte, riflette sulle possibilità che ha il cinema di allontanarsi dalle realtà, di sfuggire a questa.   Ford al contrario, ha unaria calma e pacata , ma anche divertita e divertente. Seduto sul suo letto affronta un discorso che non tocca lo stile o il metodo di fare cinema, ma si sofferma più sullarte e la poesia cinematografica.   Le loup et lagneau è un documentario che ci mostra i due autori, ma non ce li svela. Due maestri che raccontano, ma si raccontano poco, anche se non è questo il loro testamento. Per conoscere Ford e Hitchcock basta vedere un loro film basta vedere i loro film. Uneredità che ci hanno lasciato. Un segno profondo nella storia del cinema.   Un ultima nota sullo stile del documentario che viene riproposto qui alla Mostra nella sua versione originale, senza tagli, con voci fuori campo, ciak e errori. Forse non è uno stile ricercato e studiato, ma più un qualcosa di improvvisato e naturale, lontano dallo stile classico del lupo e dellagnello . Ma non tutto deve seguire una logica precisa, non tutto deve essere motivato e giustificato. E non tutto deve essere forzatamente criticato.  
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