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La qualita' di Venezia

Presentato il cartellone della 62^ Mostra del Cinema di Venezia all'insegna della qualità. I film in competizione sono 19, 3 gli italiani. In concorso anche Terry Gilliam, George Clooney, Fernando Meirelles e Park Chan-wook

Festival di Venezia 2005

29.07.2005 - Autore: William Chioccini
Il Presidente della Biennale di Venezia Davide Croff e il Direttore della 62.a Mostra del Cinema di Venezia Marco Müller ha presentato all’Hotel Excelsior di Roma i film e gli altri eventi che animeranno la Mostra di quest’anno (31 agosto - 10 settembre). Venezia continua ad essere un punto di riferimento per il cinema internazionale e l’accurata selezione dei film (54 in tutto nelle tre sezioni, su 1907 titoli visionati) coniuga un’eccellente qualità con la ricerca e la spettacolarità innovativa.

“Conta la qualità”, dice il Direttore Marco Müller, “ma anche la non-identità dei fenomeni espressivi: la libertà narrativa e lo splendore delle forme, il piacere dello schermo e la continua messa in discussione dell’idea di fiction e dei limiti del punto di vista consentito allo spettatore, la tenuta di sopravvivenze linguistiche e ideologiche e la sfida al comune senso del reale”.

I film in concorso nella sezione Venezia 62 sono 19; 3 gli italiani: “La seconda notte di nozze” di Pupi Avati con Antonio Albanese e Neri Marcorè, “La bestia nel cuore di Cristina Comencini con Giovanna Mezzogiorno e Luigi Lo Cascio, “I giorni dell’abbandono” di Roberto Faenza con Margherita Buy e Luca Zingaretti. Tra gli altri titoli, sono da segnalare l’opera seconda di George ClooneyGoodnight and Good Luck”, “Mary”, di Abel Ferrara (una coproduzione USA-Italia), “The Brothers Grimm” del visionario Terry Gilliam, “Brokeback Mountain” di Ang Lee, “The Constant Gardener” di Fernando Meirelles (il regista del bellissimo “City of God”), “Sympathy for Lady Vengeance” di Park Chan-wook (il regista del film rivelazione “Old Boy”), “Romance and Cigarettes” di John Turturro, “Persona non grata” di Krzysztof Zanussi (una coproduzione Polonia-Russia-Italia).

Tra i film Fuori Concorso (in totale 18) sono da segnalare il film di animazione “Corpse Bride” di Tim Burton e Mike Johnson, il film collettivo “All the Invisible Children” (con la regia, tra gli altri, di Emir Kusturica, Spike Lee, Ridley Scott e John Woo), “Elizabethtown” di Cameron Crowe, “Casanova” di Lasse Hallström (questi ultimi due in prima mondiale), “Cinderella Man” di Ron Howard con Russel Crowe. Particolare attenzione meritano due film girati in HD e proiettati in 4K, l’ultima frontiera del cinema digitale: “Bubble” di Steven Soderbergh e “Final Fantasy VII: Advent Children” di Nomura Tetsuya (animazione). Da segnalare, infine, “The Fine Art of Love - Mine Haha” di John Irvin, una coproduzione Italia-Repubblica Ceca-Gran Bretagna tratta da una sceneggiatura di Alberto Lattuada, recentemente scomparso.

Nella sezione Orizzonti (in tutto 17 film, di cui 1 fuori concorso) sono presenti opere di artisti innovativi come Matthew Barney, regista di “Drawing Restraint 9” con Björk, Franco Battiato, regista di “Musikanten” con Alejandro Jodorowsky, e veri e propri mostri sacri come Werner Herzog (“The Wild Blue Yonder”) e Fernando Solanas (“La dignidad de los nadies armado”). Come evento speciale sarà presentata l’opera di Gil Rossellini “Kill Gil” con Isabella Rossellini.

Il film di apertura della 62.a Mostra sarà il kolossal di Tsui Hark “Seven Swords”; il film di chiusura sarà “Perhaps Love” di Peter Ho-sun Chan. Il tradizionale Leone d’Oro alla carriera andrà quest’anno al maestro giapponese d’animazione Hayao Miyazaki. Miyazaki, ha dichiarato Marco Müller, “è il gigante che ha fatto saltare le pareti dentro le quali si era voluto incasellare il cinema giapponese d’animazione. La filosofia di Miyazaki unisce romanticismo e umanesimo a un piglio epico, una cifra di fantastico visionario che lascia sbalorditi”. Tra le sue opere basta ricordare “La città incantata” (2001), che ha vinto l’Orso d’oro al Festival di Berlino 2002 e l’Oscar come migliore film d’animazione 2003. Di Miyazaki verranno proiettate alcune opere inedite in Italia e in Europa.

Arricchiscono il programma della Mostra le sezioni dedicate alle pellicole restaurate: “Storia Segreta del Cinema Asiatico” con opere storiche del Cinema Cinese (compresi film di Hong Kong e Taiwan) e del Cinema Giapponese. La “Storia Segreta del Cinema Italiano”, giunta al secondo appuntamento dopo il successo dell’anno scorso, ripropone in versione restaurata alcune pellicole sulla figura di Casanova (compreso “Il Casanova di Federico Fellini”), un omaggio a Fulvio Lucisano con due film di Mario Bava (“Le spie vengono dal semifreddo” e “Terrore nello spazio”) e due film di Massimo Dallamano (“Cosa avete fatto a Solange?” e “Il medaglione insanguinato”). Verranno inoltre proiettate le copie restaurate di due capolavori del cinema italiano: “Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini e “Banditi a Orgosolo” di Vittorio De Seta.

Il programma della 62.a Mostra è compatto e ricco in qualità e innovazione; non sarà facile per la giuria presieduta da Dante Ferretti (e composta da Acheng, scrittore cinese, Claire Denis, regista francese, Edgar Reitz, regista tedesco, Emiliana Torrini, musicista islandese di origini italiane, e Chistine Vachon, produttrice statunitense) assegnare i premi. Il numero dei film è inferiore a quello delle passate edizioni in attesa che vengano realizzati nuovi spazi (in cantiere il progetto per un nuovo Palazzo del Cinema con 2400 posti disponibili). I film sono meglio distribuiti lungo i dieci giorni di durata della Mostra e la sicurezza, una necessità irrinunciabile in questi tempi, è accresciuta.