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"La libertad"

Opera prima dell'argentino Lisandro, raro esempio di politically uncorrect nel cinema di oggi.

cannes

11.05.2001 - Autore: Alessandro La Rocca - Filmaker-s magazine
Politically correct? No grazie Ieri, seconda giornata del Festival di Cannes, ha preso il via anche la sezione Un Certain Regard, con un esordio tanto inaspettato quanto piacevole. Si tratta dellopera prima dellargentino Lisandro Alonso, un giovane la cui timidezza dinanzi al pubblico contrasta fortemente con la storia del suo film La Libertad, raro esempio di politically uncorrect del cinema di oggi.   Il Film Si racconta la giornata tipo di un ragazzo argentino di venticinque anni circa, che vive in una baracca ai margini di un bosco e si guadagna La Libertad tagliando alberi e rivendendo la legna da ardere al suo unico cliente. Una pausa pranzo, una telefonata ad un amico, al quale chiede di rassicurare la madre lontana, una piccola spesa allo spaccio più vicino, e la giornata puo procedere con una passeggiata tra lerba che si conclude fruttando la cattura di un armadillo, magro bottino di caccia di una terra che altro non offre a chi ha scelto di vivere, ammesso che di scelta si tratti, come mille anni fa. La lunga sequenza che porterà a conclusione la storia è proprio una lenta quanto accurata lezione di come si uccide, pulisce, cucina ed infine mangia, il povero armadillo che malvolentieri deve essersi immolato per la riuscita del film. Si, perché non stiamo parlando di un film di Peter Jackson o della Troma , qui il simpatico animaletto fa la fine che non merita subendo una lenta quanto cruenta uccisione a beneficio dellaffamato protagonista, al quale forse la produzione non ha spiegato che di finzione dovrebbe trattarsi. Tra i commenti ed i mugugni delle signore bene di Cannes, colpite dal tragico destino del quadrupede, si conclude la pellicola che offre come ultima immagine il volto soddisfatto del ragazzo, sazio di cibo ma forse conscio che di sopravvivenza e non di vita si tratti.   Il commento Pensandoci bene mi tengo ben stretti i problemi dei miei 32 anni, in linea con Muccino, piuttosto che pensare a chi, anche più piccolo, vive in quella Argentina dove per essere libero devi romperti la schiena abbattendo un albero al giorno con unascia, e sperare di incontrare una qualunque specie animale di taglia inferiore alla tua .....se no a letto senza cena. Veramente colpito dalla forza visiva di questo esordio, e sperando che qualche santo distributore lo faccia uscire in Italia, esco dalla sala di fretta per sentirmi ancora al sicuro....nellEuropa che, anche se pazza, una fettina di mucca te la offre ancora.      
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