Semplicemente un grande: che siate o no fan dei suoi film, non è possibile negare lo straordinario talento di Takeshi Kitano. Sul suo curriculum si legge, regista, sceneggiatore, produttore, autore televisivo, comico e adesso anche pittore. Per la prima volta i suoi dipinti sono al centro di un nuovo film intitolato “Achille e la tartaruga” (Akires to Kame), pellicola in cui il regista mette in scena la vita di un artista il cui talento non viene quotato da nessuno.
“Volevo descrivere il mio conflitto come regista e personaggio televisivo, e stavolta volevo farlo tramite l’arte – dice il simpatico Kitano in conferenza stampa a Venezia, dove il suo film viene presentato nel Concorso Ufficiale - Metto in scena il lavoro dell’artista e quello che lui esprime. Ho trattato il lato oscuro dell’arte, volevamo descrivere una storia davvero crudele, l’arte vista come una droga”.
Kitano, che nel film interpreta il protagonista in età adulta, ha messo i suoi veri dipinti davanti la macchina da presa. A tal proposito il regista mostra grande autoironia dichiarando: “I dipinti che ho utilizzato nel film sono opere mie. Non sono per niente belli, ma è stato meglio inserire questi piuttosto di utilizzare i quadri di Van Gogh e Picasso. È stato un bene per il budget del film! I miei quadri non costano nulla”. A quel punto qualcuno gli chiede se sia disposto a vendere davvero i suoi quadri: “Di solito non li vendo – risponde - quello che succede è che organizzo una lotteria tra i compratori… chi vince se lo porta via gratis!”
A proposito del film, il grande Takeshi continua: “Ho scelto un pittore come protagonista: volevo imitare la sensibilità di Van Gogh. I miei film sono sempre molto seri, però questo è stato ritenuto più serio, soprattutto dal pubblico che lo ha visto meno ironico di altri. Anche se io penso di aver sempre fatto dei giochi di umorismo come negli altri film. Ma gli spettatori che lo hanno visto in Giappone si sono commossi nel vederlo”. Ed è proprio così, "Achille e la tartaruga" riesce a toccare lo spettatore, portandolo a contatto col genio e con la follia di un'artista.
Si tratta del quarto film che il regista presenta al Festival: “A Venezia vengo ogni anno ormai - conclude Kitano - è come se fosse diventato un ciclo di produzione dentro di me. Ho vinto due premi su quattro film presentati… non sono l’unico giapponese che partecipa, ci sono così tanti film che si candidano alla Mostra ma non vengono accettati… devo dire che è molto difficile essere accolti nel Concorso. Ma non pensate che pago i giurati sottobanco!!”


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La geniale follia di Takeshi Kitano
Regista, attore, sceneggiatore e adesso anche pittore. Il grande artista giapponese presenta al lido il toccante "Achille e la tartaruga". Lo abbiamo incontrato.

28.08.2008 - Autore: Pierpaolo Festa