Dopo aver in un certo senso scritto la storia del festival di Cannes,
presentando per la prima volta un lungometraggio d’animazione digitale
in concorso con “Shrek” (id, 2002), la Dreamworks di Steven Spielberg torna a Cannes per presentare il suo ultimo “neonato” “Over the Edge”,
storia di un gruppo di animaletti di bosco decisi ad intrufolarsi nella
civiltà per rubare e racimolare la maggior quantità possibile di cibo.
Diretto dalla coppia Tim Johnson/Karey Kirkpatrick,
il film è come al solito una miscela spassosissima di comicità ed
azione scatenata. Come nella tradizione dei migliori lungometraggi
d’animazione degli ultimi tempi, anche in questa pellicola è presente
una certa vena ironica nei confronti di alcuni aspetti dell’”american
way of life”. In questo caso è stato preso di mira il consumismo
irrazionale e compulsivo in cui si getta una società abituata agli agi
ed agli sperperi.
Pressoché inutile raccontare dei soliti prodigi tecnologici della
Dreamworks, che insieme alla Pixar conferma ancora una volta di essere
la casa di produzione maggiormente all’avanguardia nel campo
dell’animazione al computer.
“Over the Edge” conferma dunque la bontà del lavoro di questa Major, anche se di certo non raggiunge le vette del già citato “Shrek”
e del suo altrettanto divertente seguito. Quest’ultimo lavoro infatti
sembra metterci più del solito ad “accendersi”, recuperando però con
una seconda parte mirabolante e strepitosa. I piccoli protagonisti sono
uno più simpatico e divertente dell’altro, doppiati con maestria da
attori di razza come Bruce Willis e Thomas Haden Church.
Effervescente, leggero e indiavolato come i migliori cartoni animati (ma si può ancora chiamarli così?) devono essere, “Over the Edge”
ha incontrato senza dubbio il favore della stampa e del pubblico
presenti all’anteprima, aggiudicandosi fino ad ora il maggior numero di
risate ed il più caloroso applauso a fine proiezione. Trattandosi di un
prodotto di puro intrattenimento ovviamente non poteva che essere
altrimenti. Ma anche la severa kermesse di critici ed addetti ai lavori
che popolano la Croisette sembra essersi sciolta di fronte alle
avventure di scoiattoli, tartarughe & co.
Prevedibile successo di cassetta in tutto il mondo, questo nuovo
cartone targato Dreamworks dunque convince e diverte senza troppe
pretese se non quella di far passare allo spettatore di tutte le età
un’ora mezzo di relax. Operazione riuscita in pieno.
NOTIZIE
La gang del bosco
Dopo aver in un certo senso scritto la storia del festival di Cannes la Dreamworks di Steven Spielberg torna a Cannes per presentare il suo ultimo neonato "Over the Edge"
12.04.2007 - Autore: di Adriano Ercolnai