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La fiera delle volgarità: ultimi gossip a Venezia

Alba Parietti resta a seno nudo, Quentin Tarantino non si toglie gli occhiali e fa gestacci. A parte le scelte discutibili, l'ultimo galà della Mostra non ha certo brillato per la classe

Quentin Tarantino

12.09.2010 - Autore: Federica Aliano
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Il gossip che sconfina nella polemica... Forse non siamo noi pettegoli a dover parlare di cose più “istituzionali”, ma non si può negare che quest’anno la Mostra ha fatto (s)parlare di sé e che i pettegolezzi se li tira dietro con il rimorchio. A cominciare dagli screzi del direttore Marco Mueller con i delegati delle altre sezioni, che ormai sono diventati la chiacchiera della serva. Almeno si poteva evitare l’ultimo smacco, quello di annunciare il vincitore del Leone del Futuro/Premio De Laurentiis alla Migliore Opera Prima senza specificare che si tratta di un film delle Giornate degli Autori. Se è stato detto, è stato sottilmente scelto un momento rumoroso, perché non si è sentito.

E anche dopo, la conferenza del premio De Laurentiis è stata spostata dalla consueta scaletta e posta alla fine. Tarantino aveva già lasciato la sala e tutti i giornalisti con lui, di corsa a scrivere i pezzi. E ancora una volta è stato omesso che “Cogunluk” di Seren Yuce è un film dei Venice Days, presieduti dal delegato Giorgio Gosetti. Ma la classe, si sa, non è acqua ed è apparso cristallino fin dal red carpet della serata di gala.

Alba Parietti

Ad aprire le danze è stata Alba Parietti: inciampata sul suo medesimo abito, ha tirato la stoffa con il piede ed è rimasta a seno nudo, per la gioia dei fotografi e l’ennesima vergogna di noi italiani di fronte a una platea internazionale.
Però anche gli americani non scherzano: il Presidente di Giuria ha presentato l’intera serata con gli occhiali da sole, nemmeno fosse un mafioso in un film italoamericano... Nessuno gli ha spiegato che gli occhiali al chiuso, di sera, non sono proprio indice di buona educazione?

Le chiacchiere poi non possono non colpire l’assegnazione del Leone d’Oro a “Somewhere” di Sofia Coppola. Bel film, certo, ma non il migliore. E forse non tutti ricordano che Sofia è la ex fidanzata del direttore più inseguito della storia della Mostra, e che anche il “premio contentino”, quello che ogni anno viene assegnato dalla giuria senza un motivo in particolare, è andato al produttore del succitato Quentin, Monte Hellman. Be’, almeno il suo “Road to Nowhere” era un bel film...
D’accordo, si insiste che tutti i premi sono stati assegnati all’unanimità... ma quando mai è successo? Sarebbe un caso clamoroso nella storia della Mostra...

Sofia Coppola

E che dire anche della mancanza di stile della vincitrice? Sofia Coppola, a trentanove anni suonati, ancora con la gonnellina a balze sopra il ginocchio? E ai piedi un paio di sandali con la zeppa? Un abito da sera per ritirare il Leone d’Oro se lo poteva anche mettere addosso, non pensate? E già che c’era, con tanto di team L’Oréal al gran completo e alacremente al lavoro, poteva pure farsi acconciare i capelli.

Il fondo però si è toccato all’inizio della conferenza stampa: accolto da un boato di fischi e “buuu” dei giornalisti, il caro Quentin (che vista la forma fisica deve aver gradito il cibo in Italia) ha esordito con un “Fuck you!” producendosi al contempo in un gesto onanistico, la sintesi di tutto il suo infinito stile. Qualcuno gli dica che quelle cose fanno diventare ciechi. Ma un momento: ecco il perché degli occhiali, lo sta già diventando?
Come i giornalisti abbiano fatto a non lasciare la sala offesi, resta un mistero per la sottoscritta. Per citare Totò, “Signori si nasce”. E Tarantino, evidentemente, non lo nacque.