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Killing Them Softly - La nostra recensione

Delude il sicario Brad Pitt in un film verboso e dal ritmo soporifero

Cogan - Killing Them Softly - Brad Pitt

23.05.2012 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
“Quanto mi manca Quentin Tarantino”… è proprio il caso di dirlo assistendo alla visione del verboso e lentissimo “Killing Them Softly”, deludente pellicola prodotta e interpretata da Brad Pitt.

Tratto da “Cogan’s Trade”, romanzo di George V. Higgins, il film di Andrew Dominik è un crime movie stilizzato dal ritmo che uccide tutt’altro che dolcemente. Poteva essere una grande vittoria affidare a Brad Pitt il ruolo del sicario che chiude i contratti della malavita con pallottole e armi bianche e goderci una performance da cattivo che l’attore non interpretava da anni. Lui, però, si presenta legnoso e passivo, quasi uno spettatore, un Virgilio che descrive gli altri affiliati della malavita. E la scelta di farlo entrare in scena dopo venticinque minuti non aiuta di certo.

Killing Them Softly recensione Brad Pitt Andrew Dominik Cannes 2012 - Pitt e Richard Jenkins
Cannes 2012: Brad Pitt e Andrew Dominik presentano “Killing Them Softly

Segue una presentazione di personaggi poco raccomandabili interpretati da grandi professionisti (più i poco conosciuti Mendelsohn e McNairy che gli sprecati Gandolfini e Jenkins) serviti da una sceneggiatura e da una storia che gira a vuoto. Sul piano visivo, la regia piatta di Dominik diventa insopportabile proprio nelle scene più cruente, quando comincia a muovere la sua macchina da presa con effetti speciali e rallenti, quasi fosse i Wachowski. Petizione contro il regista per aver trattato Ray Liotta in questo modo… non si pesta a sangue il protagonista di “Quei bravi ragazzi”!

Tutto la storia trasuda atmosfere e dialoghi alla Elmore Leonard, ma viene soffocata dalla contestualizzazione forzatissima con la crisi economica odierna. Il regista infatti si pone come obiettivo primario quello di raccontare la crisi vissuta dalla “fauna” criminale pronta a tenersi in tasca i verdoni e speculare in un’America divisa e in cerca di unione che da lì a poco griderà “Yes We Can”.

Killing Them Softly recensione Brad Pitt Andrew Dominik Cannes 2012 - Ray Liotta
Foto: Brad Pitt sfila sul red carpet di Cannes

Una delle più vecchie regole di Hollywood è quella che si rivolge alle star: “Fanne uno per loro e uno per te”. Si apprezza la voglia che Pitt ha di “Clooneyzzarsi”, scegliendo progetti meno commerciali e ruoli più interessanti. Questa volta, però, ha semplicemente sbagliato film.

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