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Invincibile

Werner Herzog continua la sua esplorazione dell'anima umana con la storia vera di un fabbro dotato di una straordinaria forza.

Festival Venezia

03.09.2001 - Autore: Leonardo Godano
Regia di Werner Herzog con Tim Roth, Jouko Ahola, Anna Gourari Germania 2001   Werner Herzog continua la sua esplorazione dellanima umana con la storia vera di un uomo di povere origini che si imbatte nella società moderna in un momento storico di vitale importanza.   Siamo infatti negli anni 30 e un giovane fabbro polacco dalla forza spaventosa va a Berlino dove diventa un celebre forzuto da fiera. Il suo datore di lavoro (Tim Roth) che gioca con il pubblico spacciandosi per veggente, accarezza il sogno di fondare un potente Ministero dellOcculto sotto il benestare di Hitler. Zishe, lebreo forzuto, inizia a sentire lascesa nazista e avverte i segni dellimminente pericolo per il genere ebraico.   Tratto da una storia vera, il regista tedesco ha delineato i confini tra il potere della forza fisica e il dono sovrannaturale di sentire e vedere ciò che gli altri non percepiscono. Perfetto il ghigno di Tim Roth nellinterpretare il mago truffatore che cerca di avere dalla sua parte tutti i consiglieri di Hitler. Convince anche il ruolo della pianista Anna Gourari che, per la prima volta sullo schermo, è la donna in bilico tra il bene e il male.   Come in Cuore di pietra Herzog ha adoperato sugli attori tecniche dipnosi. E lo stesso Tim Roth lo conferma. Ero sempre circondato da maghi e ipnotizzatori e Werner mi ha anche insegnato delle tecniche dipnosi, ma su certe cose non cè da scherzare, la donna che ipnotizzo nella scena del film è caduta realmente in uno stato di trance.   In ogni film Herzog lascia dietro di sé molti aneddoti che fanno di lui un personaggio amato e stimato. Il visionario regista tedesco conferma ancora una volta la sua innata capacità di partire da un soggetto, inserirlo in un contesto storico fino a chiuderlo con elementi narrativi fantastici utili al racconto cinematografico.