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Il Festival ruggisce

Polemiche per Ferretti presidente della giuria, mentre iniziano gli approdi illustri. Appare Ines Sastre. Metal detector scatenati. Le sette spade di Tsui Hark fanno giustizia.

leoni di venezia 2005

12.04.2007 - Autore: Claudio Moretti
Il ruggito di Ferretti

Forse era meglio si fosse occupato anche quest’anno dei mansueti leoni che sorvegliano la passerella. Un paio di pennellate della sua arte scenografica sul Lido sarebbero state per certo più apprezzate. L’aristocrazia del festival non gradisce gli scarsi quarti di nobiltà cinematografica di Dante Ferretti. “Uno scenografo presidente della giuria?” inorridiscono i più. Invece niente, gli han pure tolto alcuni dei 61 leoni che lo scorso anno avevano popolato l’entrata al Palazzo del cinema. Se proprio avanza, un leone lo si potrebbe pur dare al cinema italiano che manca da quando ridevano quelli di Amelio (’96).

Approdi al Lido

Seven Swords. Arti marziali seicentesche. Sette spade. Ma non sette samurai. Acrobazie orientali dal regista vietnamita Tsui Hark.

L’educazione fisica delle fanciulle. Qualcuno spera in qualche prurito lesbico. Nasce dall’ultima sceneggiatura di Alberto Lattuada, il film del versatile John Irvin.

Final Fantasy VII. Per gli appassionati del clamoroso videogame interattivo. Catastrofe e misticismo dalla console al grande schermo.

Mostra blindata - Mental detector?

Addirittura i cinofili nelle stanze dei cinefili. Dopo ogni proiezione entrano al guinzaglio a bonificare le sale. Mostra blindata, con quella stretta al collo e la fitta al costato, tipici da ansia attentati. Allora: sommozzatori, cecchini e nubi di poliziotti. Chicane di transenne e lunghi pit-stop ai metal detector. Con la speranza di controllare pure le menti degli astanti, Mental detector?

Gossip – L’apparizione di Ines

La prima apparizione è quella di Ines Sastre. Poi gli altri semplicemente verranno. Capelli bruni sollevati su un abito alla panna. Luce che l’attraversa senza un motivo apparente. E’ un festival che ha voglia di mondanità e infilerà un gala dopo l’altro. Oggi primo party e passerella de roi. Ministri, politici, politicanti e maneggioni vari. Ma anche registi (Spike Lee, Emir Kusturica, Amos Gitai, david Cronemberg) e divi vari (Clooney, Harrison Ford, Calista Flockhart, Cucinotta).

La recensione impossibile - Seven Swords

Trovano sette spade nella roccia che li rende tutti Rambo a mandorla. Una spada si usa come un flauto, ma non hanno le istruzioni e lo capiscono solo quando il nemico suona la carica. Nel complesso tanta spada ma pochissima cappa che non riesce ad aspirare via la puzza di tutti quei cadaveri. Americanata asiatica: nel finale, sconfitto il nemico e ristabilito un nucleo base di comunità, pare debba iniziare da un momento all’altro La casa nella prateria.

La scena – Il piacere delle carni  (da Seven Swords)

Tra fuoco e ghiaccio, lei affamata, corre e si getta su una tavola imbandita. Addenta una coscia di pollo sdraiandocisi quasi sopra. Lui sale su di lei per possederla e da dietro affonda i denti sulle sue tenere carni dorsali.