NOTIZIE

I vincitori di Berlino 53

Ecco i premiati dalla giuria della 53esima edizione del Festival di Berlino, una manifestazione in continua crescita e che ha stupito per contenuti e protagonisti.

berlinofestival

13.04.2005 - Autore: Claudia Panichi
Ha chiuso ieri sera i battenti il 53esimo Festival di Berlino, decretando i vincitori di questa edizione che portava come slogan “Towards Tolerance- Verso la tolleranza”.   Come voleva il titolo di questa Berlinale ha vinto la Tolleranza, premiando i buoni sentimenti e le buone intenzioni. L’Orso d’Oro infatti è andato a In This World, film documento dell’inglese Michael Winterbottom, non troppo considerato alla vigilia sebbene rappresentasse una pellicola di stretta attualità. Il film racconta il cammino della speranza di un ragazzo afghano che da Peshawar, in un container e sotto i bombardamenti, raggiunge Londra, come tanti della sua età, in cerca di una miglior sorte. Un film che attraversa anche l’Italia, Trieste, passaggio di molti migranti che viaggiano in condizioni disumane a bordo di tir o navi. La pellicola del 41enne Winterbottom si è aggiudicato anche il premio della Pace.   In This World ha battuto anche quello che era tra i favoriti, 25th Hour di Spike Lee, nonché Io non ho paura di Gabriele Salvatores.   Il secondo premio, Orso d’Argento- Gran Premio della giuria, è stato attribuito al fantasioso Adaptation di Spike Jonze, in odore di Oscar per il suo protagonista Nicolas Cage e nominato anche per la sceneggiatura.   Miglior regia e altro meritato Orso al doloroso Son Frère di Patrice Chèreau. Il film del cineasta francese vincitore 2 anni fa con Intimacy è quello che più rispecchia lo spirito di questa edizione, dove i film a tematica omosessuale l’han fatta da padrone.   Per la prima volta poi il premio alla migliore attrice si è triplicato per soddisfare tutte le superbe mattatrici di The Hours, per la regia di Sthephen Daldry, ispirato a Wirginia Woolf. La sorprendente Julianne Moore, che raddoppia la Coppa Volpi di Venezia, il già premio Oscar Meryl Streep e una Nicole Kidman in nomination per l’Oscar 2003 hanno così rapito all’unanimità la giuria.   Uno solo è stato l’attore prescelto per l’Orso al miglior protagonista maschile: è andato a Sam Rockwell, il protagonista dalla doppia identità di Confession of a Dangerous Mind, primo film di George Clooney dietro alla macchina da presa.   Blind Shaft, del cinese LiYang, ha ottenuto il premio per il miglior contributo artistico.   Orso per le musiche al simpatico Madame Brouette del regista senegalese Moussa Sene Absa, che ha segnato il ritorno in un concorso autorevole per la cinematografia africana.   Il miglior corto è stato Torzija di Stefan Arsenjevic.   Con Gangs of New York di Scorsese è calato infine il sipario su una Berlinale tranquilla e senza polemiche, che ha totalizzato un alto indice di gradimento, una folta parata di star e un indiscutibile crescita all’interno del panorama delle manifestazioni cinematografiche internazionali.