NOTIZIE

I fratelli Coen infiammano il Concorso

Il festival entra nel vivo con l'atteso film dei Coen "No Country for Old Men" che segna il ritorno al noir dei 'fratelli terribili' Joel ed Ethan. E' il giorno anche di "Les Chansons d'Amour", prima pellicola francese in concorso

No Country for Old Men

17.05.2007 - Autore: Adriano Ercolani
 

Tratto dall’omonimo romanzo di Cormack McCarthy pubblicato i Italia da Einaudi – dello stesso autore Billy Bob Thornton aveva già trasposto “Cavalli selvaggi”, diventato poi da noi “Passione ribelle” con Matt Damon e Penelope Cruz – il film racconta di una spietata caccia all’uomo che si svolge al confine tra Stati Uniti e Messico; tra gli interpreti principali dell’attesissima pellicola lo spagnolo Javier Bardem e Tommy Lee Jones, già vincitore a Cannes due anni fa come miglior attore con una storia molto simile, il suo poetico esordio alla regia “Le Tre sepolture” (The Three Burials of Melquiades Estrada, 2005).

Va ricordato che i Coen detengono due singolari record nella storia del palmares: il loro “Barton Fink” (id., 1991) è il lungometraggio più premiato della storia del festival, avendo vinto la palma come miglior film, regia ed attore (John Turturro); in più gli autori hanno ottenuto per ben tre volte il premio alla regia: oltre che per il capolavoro appena citato hanno vinto anche per “Fargo” (id., 1996) e “L’Uomo che non c’era” (The Man Who Wasn’t There, 2001).

Oltre a “No Country for Old Men” la giornata si segnala per due “chicche” da inserire nel genere documentaristico, filone che negli ultimi anni ha trovato un suo mercato preciso, grazie anche al trionfo di Michael Moore proprio in questo festival con “Farhenheit 9/11” (id., 2004).

   

Tra le pellicole di fiction che riteniamo valga la pena vedere oggi vi sono senz’altro “L’Avocat de la Terreur”, ritorno alla regia del discontinuo ma vitale Barbet Schroeder, e soprattutto “Boarding Gate”, film di genere targato Olivier Assayas che trova come protagonista femminile la “bollente” ed affascinante Asia Argento. Ricordiamo infine anche l’altro film presentato in competizione, “Les Chansons d’Amour”, prima pellicola battente bandiera francese e diretta da Christophe Honoré.