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I bambini invisibili e i vip iper-visibili

Corsa alla visibilità sulle passerelle del lido per i nostri vippetti. Intanto sullo schermo tutti i bambini invisibili del mondo prendono corpo grazie a Spike Lee, Kusturica e altri mostri sacri

All The Invisible Children

12.04.2007 - Autore: Claudio Moretti
I segreti di Pulcinella

Dopo l’eastern Seven Swords, monta e cavalca l’attesa per il western gay di Ang Lee (domani on-air). Intanto, accanto alla passerella ufficiale e inamidata, spazio anche a quella alternativa “No Global”. Nella notte giungerà poi di soppiatto il film a sorpresa, il vero segreto di pulcinella del festival. Firmato Takeshi Kitano, “Takeshi’s” è il titolo. Probabile sia totalmente folle, come il suo autore.

Vip-watching e formiche al picnic

Prima passerella, primi assalti al buffet. Signori col papillon e un certo aplomb si gettano sulle tavole imbandite come formiche a un picnic. Professionisti del vip-watching riconoscono anche oscuri attorucoli televisivi che fanno fatica a ricordare il proprio nome. Cacciatori di autografi collezionano sgorbi d’inchiostro incomprensibili. Altri, meno professionisti, compensano con la scaltrezza e si fanno fare gli autografi per scoprire il nome del vip. 

Approdi al lido
Good Night, and Good Luck. Apologia del giornalista Ed Murrow che stanò il senatore McCarthy nella sua folle caccia ai rossi. Firmato George Clooney.

All the invisible children. Sette camere-stilografiche per sette racconti sulla povertà dei bambini di tutto il mondo. Firme nobili: Kusturica, Spike Lee, John Woo, Ridley Scott…

La vida secreta de las palabras. Le ferite del passato di un’infermiera e quelle del presente del suo assistito. Regia della spagnola Isabel Coixet (La mia vita senza me).

Espelho magico. Classe 1908 per il portoghese Manoel de Oliveira, e gode ancora di buona salute. Qui alle prese con un ex carcerato, un teologo e una ricca possidente che vuol vedere la Madonna.

Il personaggio – Simon (Javier Camara), in “La vida secreta de las palabras
Bizzarro cuoco che per sfuggire alla monotona vita sulla piattaforma petrolifera prepara cene a tema in base alla musica che ascolta. L’equipaggio si ribella a qualche piatto troppo da gourmet: “Perché non ci fai un bell’hamburger? E’ semplice, basta far soffriggere la cipolla e poi metterci giù la carne!”. Simon, lesto: “Non ho molto dei Deep Purple”.

La recensione impossibile – The exorcism of Emily Rose
Lucifero cacciato da qualche altro corpo dal solito prete esorcista che interviene un po’ come i carabinieri con lo sfratto coatto, trova  casa, insieme a cinque compagni di fumate di zolfo, nel corpo di Emily Rose. Un horror processuale indaga sulla sua morte utilizzando i flash-back come prove.

La scena - da “La vida secreta de las palabras
Hanna fa da infermiera a Josef che ha perso temporaneamente la vista ed è bloccato a letto con gravi ustioni. Josef s’innamora di lei. Un giorno Hanma decide di mostrargli il suo doloroso passato: si sbottona la camicetta, gli prende la mano e la fa scorrere sulle cicatrici del suo torace, fino al seno.

La battuta

Good Night, and Good Luck (1). Squilla il telefono nella redazione: “Sarà McCarthy che chiama a carico del destinatario”.

Good Night, and Good Luck (2). David Strathairn che interpreta Ed Murrow pare Humprey Bogart, specie quando dice: “Ogni volta che mi accendi una sigaretta so che mi stai nascondendo qualcosa”.