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Hollywood, Vermont

Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2000, arriva finalmente nelle dal 23 novembre "Hollywood, Vermont" di David Mamet, un gioiello di scrittura che fa di questa commedia un film assolutamente imperdibile e da assaporare dalla prima all'ultima battuta.

Hollywood Vermont

23.11.2001 - Autore: Adele de Gennaro
Presentato fuori concorso alla Mostra del Cinema di Venezia del 2000, arriva finalmente nelle dal 23 novembre Hollywood, Vermont di David Mamet, un gioiello di scrittura che fa di questa commedia un film assolutamente imperdibile e da assaporare dalla prima allultima battuta. Già in passato Mamet ( regista, sceneggiatore, commediografo e vincitore di un premio Pulitzer: vi basta?) ci aveva regalato ritratti corrosivi della società americana, ma qui il gioco si fa più divertente, affondando le lame taglienti della satira in mondi apparentemente opposti come lo showbiz hollywoodiano e la provincia rurale dellAmerica. A simboleggiare lintersezione tra le due culture è lo stesso titolo originale del film, State and Main, che indica appunto lincrocio tra la strada principale e la secondaria di Waterfront, il paesino del Vermont dove si svolge la vicenda. Dopo aver lasciato il set originario del New Hampshire, troppo costoso per la produzione, la troupe di un film hollywoodiano arriva a Waterfront per girare Il vecchio mulino scritto da Joe White (lottimo Philip Seymour Hoffman), un promettente commediografo alla sua prima sceneggiatura cinematografica. Ben presto, manco a dirlo, iniziano i guai e la scoperta dellinesistenza dellantico mulino, crollato da vari decenni, è solo il primo di una serie di imprevisti che costringe il povero Turner a riscrivere tutto il copione. Ma le grane arrivano per tutti, anche per il regista Walt Price (un magnifico William H. Macy, già noto per Fargo e la serie Tv ER), costretto a vedersela con il rifiuto della prima attrice (Sarah Jessica Parker) a mostrare il seno se non a suon di 800mila dollari in più. Ed anche il produttore, un vero mastino (David Paymer), rischia grosso dopo lultima bravata di Bob (Alec Baldwin), lattore principale con la passione per le ragazzine. Nonostante i suoi precedenti labbiano portato a un passo dalla galera, Bob rischia di compromettere anche questa produzione per lennesima scappatella: il suo ultimo bersaglio è Carla (Julia Styles )la figlia del barista di Waterfront, in seguito coinvolta in un incidente stradale insieme a Bob. Lintreccio è divertente e serrato, ma sarebbe riduttivo definire questo film soltanto una satira sullo showbusiness. Anche i provinciali del Vermont ne escono con le ossa rotte: dalla giovane Carla più seduttrice che sedotta, ad Ann (Rebecca Pidgeon), la libraia che non esita a mollare il fidanzato per il più sensibile Joe. Impossibile, poi, non sorridere con personaggi come la moglie del sindaco (Patti LuPone), capace di ristrutturare una casa per invitare a cena i produttori del film, o i vecchietti del paese, intenti a leggere anche loro Variety. Nelle mani di Mamet, come sempre inimitabile nei tempi teatrali delle battute, il film diventa un pretesto per dirci che nessuno è incorruttibile e alla fine il suo State and Main appare molto più che un omaggio alle commedie sofisticate degli anni doro, ricordandoci che la purezza per assurdo proprio il tema del Vecchio mulino- non appartiene a nessuno dei due mondi. Un film acuto e raffinato, divertente e ironico, con un cast di ottimi attori e una regia sottilmente perfida (attenzione alle ultime inquadrature) nel svelare le piccole miserie umane dei protagonisti. Da non perdere.