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Heist

Il film racconta un'America senza stagioni né colori, con automobili di quelle che non se ne vedono più e una splendida barca che è un po' il sogno di un altrove agognato.

Heist

03.09.2001 - Autore: Eleonora Zamparutti
Love makes the world go round. Love of money Parola di David Mamet. Già premio Pulizer e autore di film di successo come State and Mind, The Spanish Prisoner, The Wislow Boy, Ronin e Wag the dog, Mamet presenta alla Mostra del cinema di Venezia il titolo fuori concorso Heist. Il cast è di tutto rispetto: Gene Hackman nei panni del rapinatore Jeo Moore e Danny De Vito che impersona un losco uomo daffari. Latmosfera noir è annunciata sin dalle prime battute: lo stesso logo della Warner Bross, la casa di produzione, scivola veloce in bianco e nero per espressa volontà del regista lasciando spazio allazione. Heist è una storia di imbroglioni, di ladri e di truffatori, unavventura non certo politically correct dove la menzogna conduce il gioco e i peggiori hanno la meglio. Vincono i cattivi, in questo film. Vince Gene Hackman maestro nellarte del furto, un tipo dal sangue freddo che quando va a letto sono le pecore a contare lui. E poi il suo manipolo di compari: la fidanzata Fran (Rebecca Pidgeon, moglie di Mamet nella vita) che fugge con uno dei soci per deviare lattenzione, lamico Blane fedele fino alla fine, e poi Pinky compagno di tante avventure e infine Silk un giovane pistolero irruente alle prime armi nel felpato mondo della rapina. I primi istanti sono di calma piatta ma la tensione corre sul filo del rasoio. Sequenza uno: una giovane donna bionda prepara quattro cappuccini ad un ignaro cliente. Taglio: la donna estrae una boccetta, finge di mettersi il collirio, e invece spruzza una dose di sonnifero nelle bibite. Hackman e soci li scopriamo fuori. Uno alla volta appaiono da diverse direzioni. Tutti con uno stesso obiettivo: rapinare una gioielleria. Le lancette dellorologio scorrono veloci. Una bomba viene fatta esplodere per distrarre lattenzione della gente per strada. Intanto i nostri tre rapinatori entrano nel negozio, dove trovano tutti ormai addormentati. Ma le cose non vanno per il verso giusto: Gene Hackman non sfugge alle telecamere. Orami è bruciato, gli restano poche ore per uscire di scena con il bottino. Così decide di recarsi dal suo cliente, Danny DeVito, per smerciare i preziosi rubati. Dovrà impiegare tutto il resto del film per portare a compimento il suo piano di salvataggio. I tradimenti si susseguono a catena in un crescendo di verità molteplici: ma si sa, non è oro tutto quello che luccica. Salvare il salvabile sembra il motto di questo manipolo di ladri che non esitano due volte a mettere in scena espedienti da bassi fondi e travestimenti per confondere, depistare, deviare lattenzione degli interlocutori. Il mondo civile è lontano da qui. Una Bibbia nel taschino può salvare da una pallottola il corpo di un agente, ma se ce ne fosse unaltra sul suo viso gli potrebbe risparmiare la vita. Crudeltà da strada per un film scritto da manuale e recitato in forma superba da due mostri sacri di Hollywood come Hackman e De Vito. Il contesto del titolo è quello di unAmerica senza stagioni né colori, con automobili di quelle che non se ne vedono più e una splendida barca che è un po il sogno di un altrove agognato in mezzo ad una vita allinsegna dellillegalità.