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Heath Ledger, l'uomo che ha ingannato la morte

Abbiamo visto al Festival di Roma i videoclip diretti da Heath Ledger. Un omaggio sentito a un grande artista che avrebbe potuto dire ancora tanto, e che grazie al cinema vivrà per sempre.

Parnassus - Heath Ledger

19.10.2009 - Autore: Luigi Vercotti
Roma (cliccate qui per dare un'occhiata al nostro speciale sul Festival del Film) - La semplicità di un fuoco da campo, la purezza primordiale delle scintille che si inseguono nella notte. E poi la potenza di una sagoma, nerissima, che si staglia sul cielo al tramonto, o sopra un mare di luce artificiale. Questo era Heath Ledger regista, questo è quello che abbiamo visto durante la proiezione dei suoi corti e videoclip in occasione dell'evento tenutosi venerdì pomeriggio al Festival di Roma.

Heath Ledger

Un omaggio sentito a quello che forse è stato uno dei più grandi interpreti del cinema americano di oggi, e che ancora aveva moltissimo da dire. Non solo come attore – anche se, va detto, la sua interpretazione in “Parnassus” di Terry Gilliam è l'ennesima conferma della sua maestria – ma anche come regista. Perché i clip girati per alcuni musicisti del panorama indie, ma anche mainstream, internazionale (tra cui Modest Mouse eBen Harper) ci restituiscono il ritratto di un artista che sapeva benissimo quello che stava facendo. Certo, alcune opere risultano acerbe, ma è proprio la semplicità, la voglia di indugiare su una stessa inquadratura o di far parlare elementi del vissuto quotidiano, come una strada bagnata dalla pioggia o le foglie degli alberi, a costituire in definitiva la forza del linguaggio scelto da Ledger. Così lontano, per fortuna, dal montaggio convulso dei video alla MTV: per questo, più che di videoclip, è lecito parlare di corti.

Parnassus - Heath Ledger

Heath era straordinario, sia come persona che come attore – afferma Terry Gilliam durante la conferenza di “Parnassus” – mi stupivo sempre per quanto sembrasse vecchio. Aveva una saggezza che credevo derivasse da sangue aborigeno, e infatti penso che sia vissuto per migliaia di anni, e che in realtà non sia morto giovane”. E continua: “abbiamo deciso di non cambiare lo script, a parte un paio di idee, come ad esempio il fatto che il volto del protagonista poteva mutare quando entrava nello specchio”. I problemi non sono mancati: “c'è stata una certa scena in cui Christopher Plummer doveva pronunciare la battuta 'questa è una storia di morte imprevista'. Christopher non la voleva più dire, dopo la morte di Heath. Così gli ho detto: 'la devi fare, perché non cambieremo la sceneggiatura. Questo è il film che io e Heath volevamo, e così sarà'”.

Parnassus

Ringraziamo “Heath Ledger e i suoi amici” per questo straordinario racconto durato per tutta una vita, anche se breve. Ora può calare il sipario.

"Parnassus - L'uomo che voleva ingannare il diavolo" sarà distribuito sugli schermi dalla Moviemax a partire dal 23 ottobre.

Per saperne di più, leggete il nostro speciale sul Festival del Film... oppure

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