Gli ultimi due giorni di programmazione sulla Croisette - domenica ci sarà soltanto la cerimonia di premiazione e la proeizione di opere passate - propongono un cartellone comunque pienissimo di film importanti, tendenza contraria a quella degli utlimi anni che riservava sempre finali dei festival piuttosto poveri di nomi e film attesi.
Oggi si parte con l'atteso melodramma in costume della regista "scandalo" Catherine Breillat, "Une Vieille Maitresse" (id., 2007), che vede tra le protagoniste ancora una volta Asia Argento, che ha partecipato a questo festival con ben tre pellicole. Questa pellicola, la prima girata in costume dalla regista de "A mia sorella" ( A ma soeur!, 2001), narra di un triangolo amoroso e promette scene di sesso decisamente esplicite, cosa che d'atronde è una costante del cinema dell'autrice.
In tarda mattinata è poi la volta della visione per la stampa de "L'Age des Ténèbres" (id., 2007), la nuova provocazione culturale di Denys Arcand, che con il precedente gioiello de "Le Invasioni Barbariche" (Les Invasions Barbares, 2003) conquistò il premio per la sceneggiatura e regalò alla splendida Marie-Josée Croze la Palma come miglior attrice. Questa nuova pellicola è interpretata dalla star nascente del cinema francese Emma De Caunes e da Diane Kruger, che di Cannes 2007 è la madrina ufficiale. "L'Age des Ténèbres" è stato selezionato fuori concorso per la chiusura ufficiale della selezione di quest'anno.
Ma il film più importante di questa parte finale della rassegna è senza dubbio il ritorno del grande Emir Kusturica, in concorso con "Promise Me This" (Zavet, 2007).
Ricordiamo che il cineasta di origine serba è uno dei cinque autori - insieme a Francis Ford Coppola, Shoei Imamura, i fratelli Dardenne e Bille August - ad aver trionfato sulla Croisette con due pellicole, e precisamente "Papà...è in viaggio d'affari" (Otac na sluzbenom putu, 1985) e lo straordinario "Underground" (id., 1995). Difficile non rimenere affascinati dal talento visivo e dall'estro di questo regista a tratti strabordante, ma semnpre capace, anche nelle sue opere minori, di regalarci un cinema dalla vitalità innata, che testimonia tutta la forza creativa e la generosità della propria cultutra d''appartenenza. "Promise Me This" racconta del viaggio che il giovane Tsane deve intraprendere alla ricerca di una moglie e di un porto dove poter vivere e proliferare. I toni della pellicola dovrebbero essere quelli "fantastici" delle sue opere migliori, come ad esempio il suo capolavoro "Il Tempo dei gitani" (Dom Za Vesanje, 1989).
Questi gli appuntamenti più importanti che Cannes ci riserva negli ultimi due giorni, in attesa di conoscere il verdetto della giuria che incoronerà il film vincitore di questa 60° edizione. Per quanto ci riguarda, le pellicole migliori viste in concorso sono sen'zaltro quelle di Wong Kar-Wai, di David Fincher, dei fratelli Coen e di Julian Schnabel: se a trionfare fosse uno tra i film di questi cineasti, non potremo di certo lamentarci del verdetto.


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Gli ultimi grandi sulla Croisette
Gli ultimi due giorni di programmazione sulla Croisette propongono un cartellone pienissimo di film importanti, in attesa di conoscere il verdetto della giuria che incoronerà il film vincitore di questa 60° edizione.

25.05.2007 - Autore: Adriano Ercolani