Che questo western sarebbe stato
un momento fondamentale della sua carriera Pitt deve averlo capito fin dal
principio, perché si è battuto come poche volte nella sua carriera per
realizzare tale opera come la voleva lui, andando prima contro le esigenze
commerciali della Warner Bros e successivamente contro quelle artistiche del
regista: “The Assassination of Jesse James…”
è infatti un’opera ferma ai box della distribuzione da ben due anni, ed
è stata rimontata per ben due volte per riuscire alla fine a trovare una
versione che accontentasse tutte le parti in causa. Il risultato ammirato a
Venezia è davvero sorprendente, e mette in luce soprattutto la raggiunta
maturità interpretativa di un attore che finalmente riesce a sfruttare fascino
e carisma per metterli al servizio del personaggio da lui interpretato.
Il fuorilegge da lui tratteggiato rimane
scolpito nella memoria dello spettatore più per l’intensità stilizzata della
sua performance, giocata tutta sulla sottrazione, che per l’effettiva
costruzione drammatica di una figura eccessivamente monocorde – soprattutto
nella seconda parte del film.
Il trionfo veneziano potrebbe, come successo in passato per molti attori
prima sottovalutati, aprire a Brad Pitt la strada verso gli Academy Award: i
membri della giuria infatti sono da sempre stati sensibili ed attenti ai
successi dei suoi divi fuori dall’establishment hollywoodiano, e spesso
attendono proprio la consacrazione internazionale per poi regalare alle proprie
“creature” la gioia dell’Oscar. Ci sono poi anche altri due fattori ad
avvalorare questa ipotesi suggestiva, oltre ovviamente alla grande
interpretazione di Pitt: trattandosi di un western, il film rappresenta uno dei
generi per antonomasia del cinema americano; i seconda battuta, Pitt avrebbe
già meritato almeno un paio di nomination all’Oscar, come ad esempio quella
negatagli lo scorso anno per “Babel” (id., 2006) di Inarritu, o per la sua
mitica prova di istrione nel cult generazionale “Fight Club” di Fincher. Potrebbe
essere proprio splendido bandito Jesse James a mettere le cose a posto…


NOTIZIE
Finalmente Brad
Ci sono voluti ben undici anni perché una delle star più popolari ed acclamate del firmamento hollywoodiano riuscisse a portare a casa un altro premio di livello internazionale come la Coppa Volpi al festival di Venezia

11.09.2007 - Autore: Adriano Ercolani