Dopo anni di pellicole che giravano a vuoto rasentando il livello dei prodotti medi hollywoodiani, Brian De Palma fa centro. Il regista che con i suoi piani sequenza, il suo impeccabile uso del ralenti e l’infinita serie di split-screen ha fatto la storia del cinema, riesce a congegnare un’opera cinematografica innovativa.
Questo suo ultimo lavoro, intitolato Redacted, assembla una serie di finti documentari girati in Iraq: ci viene mostrato un soldato americano che gira con la sua telecamera a livello amatoriale, una troupe di registi francesi che riprende i momenti di tensione ai check point, fino ad arrivare a fondamentalisti che pubblicano i loro video di morte sul web.
I vari filmati, che corrono in parallelo, si incrociano proprio nel culmine della storia: De Palma sceglie di raccontare lo stupro e l’uccisione di una ragazza irachena da parte dei soldati americani, un’azione che farà scattare la vendetta dei guerriglieri arabi.
Per la scelta di questa tematica, molti hanno soprannominato il film col titolo di Vittime di guerra 2.0, ma a De Palma non interessa semplicemente dire No alla guerra, quello che vuole è andare ben oltre, mostrando una dopo l’altra le brutalità di cui il governo non ci vuole parlare bandendole dai canali mediatici.
Il regista mette in scena ogni genere di orrore e l’incredibile alta definizione con cui sceglie di filmare rende il tutto reale: durante la visione, Redacted suona come una serie di pugni allo stomaco diretti allo spettatore.
Lo stesso cineasta ha dichiarato che, sebbene si tratti di fiction, tutto quello che viene raccontato nel film è basato su argomenti reali: proprio come Michael Moore, De Palma si è rivolto alla gente (e perfino ai media) per trovare del materiale che nemmeno le tv potevano trasmettere.
Nel finale ecco il colpo più duro: ci viene mostrata una serie interminabile di vere foto di guerra che rappresentano il climax dell’opera. Uomini donne e bambini, civili rimasti uccisi in guerra.
Etichettato dai pochi americani che lo hanno visto come film di propaganda, Redacted è in realtà un esperimento, un’opera dura che vi non farà sentire al sicuro e quindi un film scomodo per i canoni hollywoodiani. La pellicola evidenzia, ancora una volta, il giusto titolo di Maestro attribuito a Brian De Palma.
Il film arriverà sugli schermi italiani a marzo.


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Festival e sorprese: ecco Brian De Palma
Vincitore del Leone d'Argento, "Redacted" di Brain De Palma è un'opera che travolge e colpisce lo spettatore allo stomaco. Il regista torna ad essere quello di una volta: un vero maestro

10.09.2007 - Autore: P.Dolce