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Fausto 5.0

La perversa fantasia dei Fura dels Bauls che dopo aver già messo in scena il mito del Faust decidono di portare sul grande schermo l'opera di Goethe.

Festival Venezia

30.08.2001 - Autore: Leonardo Godano
Dal teatro alla celluloide, dai vorticosi balli sui palcoscenici catalani al confronto con il lato malvagio della vita. La perversa fantasia dei Fura dels Bauls che dopo aver già messo in scena il mito del Faust decidono di portare sul grande schermo l’opera di Goethe. Il Faust ha stuzzicato nel 900 la fantasia di molti artisti e di parecchi cineasti. Il patto con il diavolo ha sempre intrigato e affascinato spettatori e platee. Nel cinema anche dei grandi come Murnau e Clair sono stati attratti da queste venature maligne dell’opera e si sono confrontati con Goethe.   I Faura dels Bauls, quasi sconosciuti in Italia, sono una compagnia teatrale catalana che ha rivoluzionato i linguaggio teatrale spagnolo. Le loro assurde macchine teatrali raccontano l’angoscia per il continuo progresso tecnologico del mondo attraverso la violenza dei suoni e mescolando tutte le forme espressive, dalla musica alla danza, dal digitale alla pittura. E cosi anche la loro prima opera cinematografica porta forte i segni dello loro esperienze teatrali.   Il dottor Faust è un medico specializzato in medicine terminali, il suo volto provato è indice tangibile della suo perenne stato di insoddisfazione che lo porta alla depressione. La sua vita cambia quando incontra un suo vecchio paziente (Santos) a cui otto anni prima aveva diagnosticato pochi mesi di vita. Santos che ha le vesti di un simpatico truffatore napoletano, si rivelerà presto il diavolo e accompagnerà il dottore nelle viscere di una Barcelona irriconoscibile e segnata dal male. In questo viaggio attraverso i desideri più oscuri Faust scoprirà i suoi demoni e dovrà lottare contro tutti.   Quello che affascina, del patto con il diavolo, sono le infinite possibilità che si aprono quando si va oltre i limiti intellettuali e fisici dell\'uomo. E il “Fausto 5.0” esplicita proprio questo confronto tra un costante statpo d’ insoddisfazione e il desiderio di esplorare anche i segreti più nascosti del mondo. Il Faust visto con gli occhi dei Faura dels Bauls altro non è che la visione di un mondo simile a quello dei giorni d’oggi, ma anche altamente indefinito dove le insofferenze e le paure umane vengono raccontate attraverso suoni violenti e provocazioni tecnologiche.  
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