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Delirio Woody Allen

Il Festival si riscalda. Il giorno prima di Indiana Jones, tocca a Vicky Cristina Barcelona. Woody (con Penélope Cruz) fa il pienone

Woody Allen a cannes

18.05.2008 - Autore: Marino Cattaneo
Incrociamo le dita. Il tempo ha tenuto: poca pioggia, tranne un lungo scroscio in serata. Speriamo per la giornata di domenica, quella di Indy & Co., uno degli eventi più attesi di questo Festival.

Il 17 maggio ha fatto la sua apparizione a Cannes Woody Allen, che ha calamitato fan e curiosi. Fuori competizione con Vicky Cristina Barcelona, la sua nuova commedia in salsa caliente e iberica, Allen è giunto sulla Croisette scortato da Penélope Cruz e Rebecca Hall, mentre Scarlett Johansson, la Cristina del titolo, ha dato forfait, “per motivi familiari”, proprio nelle ultime ore.

Controverso il giudizio del pubblico e della critica: il film di Allen diverte ma non convince e, alla proiezione stampa, agli applausi si sono mischiati sonori fischi.
Sotto gli ombrelli in centinaia hanno atteso l’arrivo di Allen e del cast, finché il regista è apparso, stanco e spaesato, senza un accenno di sorriso, al fianco di Soon Yi, seguito da un’abbagliante Penélope Cruz in bianco candido e da Rebecca Hall che, per altezza, li superava tutti.

In concorso la giornata ha offerto molto. A partire da Linha de passe di Walter Salles e Daniela Thomas a 24 City del cinese Jia Zhangke, con Joan Chen. Il primo, del regista de I diari della motocicletta, ha offerto un intenso affresco (che è piaciuto alla stampa) dello spaesamento e della ricerca di identità nella megalopoli di San Paolo, in Brasile, da parte di quattro fratelli; il secondo, del vincitore del Leone d’oro del 2006 con Still Life, ha raccontato il vecchio e il nuovo, la Cina di ieri e di oggi, con l’espediente di una fabbrica modello da demolire, per far posto a un complesso residenziale di lusso, 24 City.
Jia Zhangke, in conferenza stampa, ha ricordato le migliaia di morti del terremoto che ha colpito la regione cinese di Sichuan.

Anche Mike Tyson è arrivato a Cannes, in occasione dell’incontro stampa per il film Tyson di James Toback, il documentario, presentato nella sezione Un Certain Regard, che ruota attorno alla vita del pugile. Il gigante dei pesi massimi, ha dichiarato: “E’ un miracolo essere ancora vivo a quarant’anni. Ho fatto una vita estrema, frequentato persone impresentabili”.