NOTIZIE

Dalla storia alla telenovela

Arriva nelle nostre sale "L'altra donna del re" di Justin Chadwick, film in costume ambientato nel XVI secolo con protagoniste Natalie Portman e Scarlett Johansson.

L'altra donna del Re

15.02.2008 - Autore: Adriano Ercolani
Le sorelle, Anna (Natalie Portman) e Maria (Scarlett Johansson) Bolena, vengono spinte dalla sfrenata ambizione del padre e dello zio, a conquistare l’affetto del re d’Inghilterra Enrico VIII (Eric Bana). Le due ragazze vengono catapultate, dalla loro tranquilla vita di campagna, nell’eccitante e pericolosa vita di corte, e ciò che inizia come un semplice tentativo di aiuto per la loro famiglia, si trasforma gradualmente in una spietata rivalità fra le due, al fine di ricevere i favori del re.

Esce venerdi nelle nostre sale "L'altra donna del re", esordio alla regia cinematografica del semisconosciuto attore Justin Chadwick.
Ci troviamo di fronte ad un prodotto che riduce l’eventuale potenza espressiva del dramma storico ad una puntata scritta male di una qualsiasi telenovela di serie B. Tutto in questo film è approssimativo, a partire dalla messa in scena, imbrattata in un costante chiaroscuro inutile da un’alta definizione che in questo caso rivela tutti i suoi attuali limiti di resa rispetto alla pellicola. In più, l’idea di regia di Chadwick si rivela immediatamente povera e confusa, stracolma di personaggi ripresi di profilo o da angolazioni insensate rispetto al tono ed allo sviluppo delle scene.

Il nutrito cast di star internazionali poi riesce nel difficile intento di dare il peggio di sé: la Portman e la Johansson franano nell’impresa di riprodurre un accento british inascoltabile, e se la prima si crogiola nel suo bel visino piangente, l’altra si rifugia nella solita espressione attonita che sta sinceramente iniziando a tediare. A salvarsi, almeno nella prima parte del lungometraggio, è un Eric Bana che mantiene comunque una certa presenza scenica, ma quando anche la sua figura assume dei connotati sbiaditi e monodimensionali, anche lui non riesce più a fornire una prova attoriale di sufficiente spessore.

L'altra donna del re”, presentato in concorso all'ultimo festival di Berlino, frana clamorosamente sotto il peso di una realizzazione superficiale, che oltretutto si poggia su una sceneggiatura stranamente intasata di luoghi comuni e frasi troppe volte ascoltate. Peter Morgan, autore dello script di “The Queen” (id., 2006) di Stephen Frears, ha presentato stavolta un copione sinceramente scialbo, mancante di guizzi narrativi e di dialoghi capaci di sollevare lo spettatore dalla tristezza della rappresentazione.
FILM E PERSONE