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Dalla Costa Azzurra alle stelle

Nella patinata cornice della Croisette, tutto ha ormai preso il via.

Cannes 2002

16.05.2002 - Autore: Massimiliano Pistonesi - Filmaker-s magazine
Nella patinata cornice della Croisette, tutto ha ormai preso il via. Una partenza che, come in un film perfettamente scritto e altrettanto ben diretto, colpisce proprio chiunque, perché non sarà mai possibile abituarsi agli eccessi di Cannes. In concorso oggi ci sarà \"Kedma\" di Amos Gitaï, storia di un gruppo di ebrei sopravvissuti alla Shoa, che sbarcano in Palestina otto giorni prima della proclamazione dello Stato d\'Israele. Film che racconta delle ferite che ancora oggi tormentano quella terra. Sempre in concorso Robert Guédiguian, e forse è questa la sorpresa più gradita della giornata, che abbandona la politica legata alla sua città, Marsiglia, per la commedia pura con \"Marie-Jo et ses deux amours\". Marie-Jo è una donna che tenta il suicidio perché innamorata del marito e del suo amante e non sa scegliere fra i due. Tranquilli, però: il finale avrà il sorriso. Apre, infine, la sezione più francese di tutto il festival. Un certain regard (letteralmente: un certo sguardo) è lambito non competitivo del festival da sempre molto amato da intellettuali e cinefili doc. Si comincia con un film di produzione francese ma diretto dal regista cinese Sijie Dai: \"Balzac and little Chinese seamstress\". Sijie Dai è uno scrittore esule in Francia ma ha ottenuto i permessi dalla Cina per poter girare questo film tratto da un suo romanzo nella sua terra natale. Oggi non si poteva iniziare meglio: a mezzanotte e mezzo le guerre stellari sono passate per Cannes con la visione di Episod II \"Attack of the clones\" di George Lucas, altro tassello verso la conclusione della saga di Guerre Stellari. Folla delle grandi occasione, nonostante l\'ora tarda (o forse proprio grazie al fascino dellorario) la ressa è stata impressionante. \"L\'attacco dei cloni\" inizia a far luce sulle verità che sostengono la precedente trilogia. Le critiche, anche feroci, di fan e stampa, devono aver colpito George Lucas. È evidente il cambio di traiettoria rispetto a La minaccia del fantasma, e il riavvicinamento tematico e stilistico a Guerre Stellari. Anzi, se un accostamento è lecito \"L\'attacco dei cloni\" è molto vicino a\"L\'impero colpisce ancora\". Il risultato è un buon prodotto, affascinante e ammiccante con effetti speciali mirabolanti, e molte curiosità soddisfatte, come quella di vedere i jedi combattere, non escluso il maestro Yoda. Rimane però intatta la fascinazione del progetto di scrivere una favola moderna con gli strumenti antichi della tradizione occidentale. Un ultimo capitolo meritano gli attori, che rendono vivi e credibili i personaggi da Ewan McGregor a Natalie Portman, e soprattutto il futuro Darth Vader Hayden Christensen.