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Chiuso il ventesimo Torino Film Festival

Risultati finali e vincitori della kermesse tenutasi al Lingotto

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19.11.2002 - Autore: Claudia Panichi
Stefano Della Casa ha chiuso la 20^ edizione della festa del cinema, salutando con un po’ di nostalgia il suo “Torino Film Festival”, che ha diretto per quattro anni e in cui lavora fin dall’82. Infatti lascia il testimone della direzione e già dalla prossima settimana si conoscerà il nome del suo successore.   Assieme a Claudio G. Fava hanno impalmato i vincitori di quest’edizione che si è distinta per le numerose novità organizzate e per il lungo lavoro che ha permesso alla kermesse di espandersi e di aprirsi a nuovi territori da esplorare.   La scommessa si è rivelata vincente, raccogliendo l’elogio di autori e critici, anche se poco ha convinto il pubblico e addetti ai lavori la nuova sede del festival (Lingotto Fiere), che pur guadagnando in spazi e qualità delle sale, ha forse perso la sua identità storica, il centro di Torino. Gli organizzatori a riguardo hanno deciso che cercheranno di coinvolgere di più il quartiere, disseminando i negozi del Lingotto di locandine e programmi, e potenziando la cartellonistica. Un modo per riconquistare gli “storici” del pubblico. Ma in globale l’esperimento ha fatto crescere le presenze, in totale sulle 65000 unità, un leggero aumento rispetto alle 63000 del 2001.   Per quanto riguarda i premi del festival, si può dire che sia stato conquistato da storie di donne: da Tunisia e dallo Sri Lanka provengono i due film premiati alla kermesse, entrambi incentrati su personaggi femminili dalla forte sensibilità e sensualità.   Il lungometraggio vincitore è Satin Rouge ,di produzione franco – tunisina e opera della 31enne Raja Amari, mentre una menzione speciale è stata assegnata a Tani Tatuwen piyabanna, di Asoka Handagama, direttamente dallo Sri Lanka. Per il concorso Doc 2002 primo premio per Un’ora sola ti vorrei, documentario di Alina Marazzi. Per il concorso Internazionale cortometraggi vittoria di Comme un seul homme, di Jean-Louis Gonnet e menzione speciale per Antychrist del polacco Adam Guzin’ski.   Premio Cipputi a Pesci combattenti di Andrea D’ambrosio e Daniele Di Biasio, e Premio Holden per la sceneggiatura a Durval Discos della brasiliana Anna Muylaert. Il concorso Spazio Italia kataweb è stato vinto da Da Lontano di Mauro Santini, mentre la giuria del concorso Spazio Torino a premiato La Fotografia di Dario Casetti.   Il premio del pubblico “Achille Valdata”, in collaborazione con “La Stampa – Torino sette ” è andato a Tani tatuwen piyabanna di Asoka Handagama e infine il premio Cinemavvenire a Les jours où je n’existe pas, di Jean Charles Fitoussi, e This is Not a Love Song, per la sezione “cinema per la pace”.   Questi i risultati di una manifestazione che anno dopo anno acquista sempre più spessore e autorevolezza nel settore, fiera ed orgoglisa del fatto di essere aperta a i lavori di tutto il mondo e di lasciare ampio spazio a nuove idee e a giovani volenterosi. Al prossimo anno.
FILM E PERSONE