
Tuttavia “Rust and Bone” non è un semplice melodrammone a caccia di statuette. Dietro la macchina da presa c’è il regista di “Sulle mie labbra”, “Tutti i battiti del mio cuore” e “Il profeta”. “Il mio ultimo film era interamente interpretato da uomini ed era ambientato in una prigione – dice Audiard – Questa volta volevo una storia d’amore con spazi luminosi”. Liberamente ispirato alla racconta di racconti “Ruggine e ossa” di Craig Davidson (Einaudi), il film è stato concepito dal regista come una “Love story ai tempi della crisi”.
“Di solito scelgo un ruolo dopo aver letto la sceneggiatura e aver provato delle emozioni – racconta l’attrice – Nella maggior parte dei casi arrivo sul set conoscendo quasi totalmente il mio personaggio. Questa volta ero spaesata e avevo paura di sbagliare. Jacques mi ha rincuorata: nemmeno lui, inizialmente, sapeva fin dove ci saremmo spinti con il personaggio. Dunque è stata un’esplorazione che abbiamo fatto insieme”.

Sullo schermo la Cotillard è senza gambe, addolorata, desiderosa di abbandonarsi alla morte. Imparerà a risalire. La macchina da presa la inquadra mentre nuota nel mare della Costa Azzurra nella prima sequenza in cui torna a riassaporare la voglia di vivere: “Tutti quanti affrontiamo momenti durissimi, ma la cosa che ci accomuna è l’istinto di sopravvivenza – dice l’attrice – Si tratta della nostra lotta per la felicità. La questione finale è: abbiamo abbastanza forza per superare le tragedie che ci colpiscono?”. Risponde il regista: “Quello che mi interessa è portare i miei personaggi in un viaggio in cui la destinazione finale è la riscoperta di loro stessi. Marion all’inizio del film è come una principessa arrogante. Quando la vita la colpisce, lei va incontro a un viaggio di riabilitazione. Un percorso terribile che però la salva”.
Diverse le scene di nudo con l’attrice francese senza gambe, sdraiata sulla schiena del protagonista Matthias Schoenaerts. A tal proposito il regista commenta il piano tecnico: “Non avrei potuto fare questo film dieci anni fa. All’epoca dovevamo essere accuratissimi. E io non ho la pazienza per farlo. Oggi la tecnologia ci ha aiutato molto e abbiamo potuto girare quelle scene semplicemente con la macchina a mano e pochissimi ciak”.

In un momento in cui tutti la vogliono – dalla Francia a Hollywood (presto la vedremo nel nuovo Batman) la Cotillard continua a mettersi alla prova, non importa in quale Paese: “Mi chiedono spesso la differenza tra lavorare in Europa e in America. Per me ogni film è un’avventura che ha un capitano diverso. Un film di Jacques Audiard è diverso da uno di Michael Mann. Così come uno di Mann è diverso da uno di Christopher Nolan”. A quel punto il regista conclude: “Marion mi commuove spesso al cinema. Lo ha fatto in ‘La vie en rose’. Lei riesce a essere molto sensuale, ma anche insolitamente forte. Ci sono tanti attori bravi. Pochi però possono dare vita a un personaggio come fa lei”.
“De Rouille et d’Os” sarà distribuito in Italia dalla BIM distribuzione. Qui potete vedere il trailer.
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