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Cannes: I Dardenne e Il ragazzo con la bicicletta

I registi di "L'enfant" osano poco e raccontano una fiaba filtrata attraverso la critica sociale

Jean-Pierre Dardenne, Luc Dardenne, Cécile De France

15.05.2011 - Autore: Pierpaolo Festa, nostro inviato al Festival di Cannes
L’amore di un’altra persona ci proteggerà dalla morsa cattiva del mondo. Questo è il sunto de “Il ragazzo con la bicicletta”, un concetto rielaborato alla maniera dei fratelli Dardenne, già trionfatori a Cannes di due Palme d’oro per “Rosetta” e “L’Enfant”.  

“Questo film può essere paragonato a una favola – afferma Jean-Pierre Dardenne – ad un certo punto uno dei titoli di lavorazione era proprio ‘Una favola moderna’. Ci sono tutti gli elementi: il ragazzino che è una figura tra Pinocchio e Cappuccetto rosso, il lupo cattivo nella foresta e poi c’è la fata buona che con il suo amore tenta di salvare il protagonista”. A interpretare la ‘fata’ c’è Cécile De France, vista recentemente in “Hereafter”: “Clint Eastwood non ama fare prove, gira pochi ciak e cerca spontaneità per catturare l'istante magico - rivela l'attrice - I Dardenne, invece, si prendono tutto il tempo: ho provato con loro per almeno un mese”.

Il ragazzo con la bicicletta

Sullo schermo il suo personaggio si prende cura del bambino, nel tentativo di fargli elaborare il lutto per l’abbandono del padre. “Questa volta siamo stati meno ansiosi del solito – continua Luc Dardenne - In un certo senso questo è un film più sereno, un piccolo cambiamento per la nostra audience. Il punto di partenza è stata una storia che ci hanno raccontato in Giappone, quella di un ragazzino abbandonato dal padre, finito in orfanotrofio. Abbiamo combinato questo incipit con un'altra storia che stavamo sviluppando incentrata su una donna che aiuta la gente”. Ed è proprio l’amore di questa donna che spinge il ragazzino a voler trionfare sulla sua rabbia: “Dal film si evince una visione critica della società – continuano i registi – e anche il fatto che tutti noi quando affrontiamo un problema, tendiamo subito all'egoismo, guardandoci dentro... quando magari dovremo anche concentrarci su quello che succede intorno a noi”.

I fratelli Dardenne a Cannes

Tra favole e qualche richiamo biblico nel finale poco convincente (con tanto di parentesi su occhio per occhio e tentata lapidazione) i Dardenne realizzano, un film che non osa mai troppo e che non è all'altezza dei loro lavori precedenti. Non mancano, tuttavia, momenti emotivamente potenti tra i protagonisti.

"Il ragazzo con la bicicletta" è distribuito nei cinema da Lucky Red


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