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Cannes: Apre il Festival

Sarà la bella attrice francese Cecile de France a fungere da madrina della cerimonia d'apertura di quello che si presenta, almeno sulla carta, come il festival di Cannes più ricco e variegato degli ultimi anni

Cannes 2005

10.05.2005 - Autore: Adriano Ercolani
Tutti i grandi autori che hanno scritto la storia recente della prestigiosa rassegna francese sono presenti soprattutto in concorso, ma anche nelle varie sezioni collaterali. In più, la garanzia di successo è fornita anche dalla presenza in cartellone di una serie di film americani di sicuro richiamo mondiale, sia mediatico che di pubblico: l’anteprima del nuovo, bellissimo episodio della saga di “Guerre stellari”, oppure quello che si presenta come il film più “cool” dell’anno, “Sin City” (id., 2005), diretto a quattro mani da Robert Rodriguez e dall’ideatore del fumetto, Frank Miller. Tornando però ai maestri della “settima arte” che presenteranno i loro nuovi lavori sulla croisette, quelli che sulla carta sembrano suscitare maggior interesse sono senza dubbio il provocatorio “A History of Violence” (id., 2005) di David Cronenberg; “Last Days” (id., 2005) di Gus Van Sant sugli ultimi giorni della vita del mitico cantante dei Nirvana Kurt Cobain; “Mandarlay” (id., 2005) di Lars Von Trier, seguito ideale di “Dogville” (id., 2003) con la promessa Bryce Dallas Howard che sostituisce Nicole Kidman; da segnalare anche la presenza delle nuove pellicole di autori affermati come Wim Wenders, Atom Egoyan, Michael Haneke, i fratelli Deardenne, Johnnie To, Woody Allen (fuori concorso), Amos Gitai, Kim Ki-duk (Un Certain Regard) e molti altri. Ed i film italiani? In concorso soltanto l’intenso “Quando sei nato non puoi più nasconderti” (id., 2005) di Marco Tullio Giordana, mentre nella “Settimana della critica” verrà presentato il secondo lungometraggio di Daniele Vicari, “L’orizzonte degli eventi” (id., 2005).
Ed il favorito per la vittoria finale? Impossibile stabilirlo con sicurezza, vista l’enorme quantità di grandi registi e quindi possibili grandi opere in competizione. Volendo però lo steso sbilanciarci in un pronostico, ci sembra che già si parli come di un gran film quello che segna il ritorno alla regia di Jim Jarmusch, “Broken Flowers” (id., 2005), interpretato dal grande Bill Murray, da Sharon Stone e Jessica Lange. A noi non dispiacerebbe vedere premiato uno dei grandi del cinema indipendente americano.

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