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Box Office 3D, quando il blockbuster si fa satira

Ezio Greggio protagonista della pre-apertura di Venezia 68

Ezio Greggio e Anna Falchi

31.08.2011 - Autore: Marco Triolo, nostro inviato a Venezia
A più di dieci anni da "Svitati", il film che diresse e interpretò insieme al suo mentore Mel Brooks, Ezio Greggio torna alla regia con "Box Office 3D – Il film dei film", uno spoof, come lo chiamano in America, che si prende gioco dei più grandi blockbuster made in USA, da "Harry Potter" a "Il gladiatore", passando da "Il Signore degli Anelli" e "Il codice Da Vinci". La pellicola, distribuita da Moviemax, ha avuto l’onore della serata di pre-apertura alla 68ma Mostra del Cinema di Venezia. Alla proiezione 3D in sala grande è seguito un incontro sulla suggestiva terrazza del Palazzo del Cinema, dove abbiamo chiacchierato con Greggio e il cast – tra cui Anna Falchi, Biagio Izzo e Antonello Fassari.

“E’ meraviglioso arrivare a Venezia e trovare l’affetto vero del pubblico – ammette Greggio – La commedia ha rotto gli argini ed è riuscita a imporsi: sono venuto a Venezia sei o sette anni fa, ero stato invitato per parlare del mio festival di Monte Carlo. Portai un tapiro a Mueller perché non c’era tanto spazio per la commedia in questi festival. Lui scappò come un leprotto, poi lo beccai e glielo consegnai”. Al film partecipa anche, in un cameo, la grande Gina Lollobrigida: “La Lollo è sempre la Lollo. Quando l’ho invitata, le ho detto che avrei massacrato il cinema con tanti episodi, ma che avrei chiuso il film con un omaggio. Dovevo avere lei. Mi è sembrato incredibile poter fare un film con lei”. Del cinema italiano non ha che parole di lode: “Non potevo fare parodia degli italiani, ma volevo piuttosto celebrare il nostro cinema anche a livello tecnico. Diciamo la verità, gli americani realizzano tantissimi film, ma non tutti sono proprio straordinari”.

Buone intenzioni che, ahinoi, non si concretizzano in un prodotto degno di esse. L’umorismo è infantile e basato su un accumulo di gag incapaci di suscitare troppe risate, i riferimenti cinematografici sono confusi e spesso datati (onestamente, prendere in giro le età dei protagonisti di Harry Potter è stato già fatto centinaia di volte) e quelli all’attualità e alla corruzione politica superflui. Il 3D in "Box Office 3D" è una delusione, dal momento che la conversione non riesce nemmeno a far uscire dallo schermo quello che – annunciato dagli attori – dovrebbe uscire dallo schermo. Peccato, perché l’idea di tornare allo spoof di Mel Brooks e Zucker- Abrahams-Zucker non è male, ma sarebbe necessitato un impegno maggiore in fase di scrittura.

Box Office 3D uscirà nei cinema il 9 settembre, distribuito Moviemax