At any price - La nostra recensione

La bussola morale di una moderna famiglia di contadini americani oscilla tra bugie, scontri e rimpianti, il tutto incorniciato nei meravigliosi campi di grano del Sud Iowa. La pellicola di Ramin Bahrani segue un corso drammaticamente diseguale; l’eterno conflitto padre-figlio inizia come una favola di Walt Disney e pian piano si immerge nei campi di grano della desolazione, delle bugie e dei rimpianti.

L'imprenditore agricolo Henry Whipple (Dennis Quaid) è immerso totalmente nel suo lavoro, tanto da mangiare sempre in piedi perché il tempo non aspetta nessuno. Sua moglie ha lo sguardo spento e disincantato e il figlio minore Dean (Zac Efron) cresce ai limiti della legalità. Henry tradisce la moglie, predica lealtà e fedeltà ai suoi clienti e invece imbroglia e ricicla i semi di grano. Il ribelle Dean sogna di diventare pilota professionista mentre il padre lo vorrebbe al suo fianco nella gestione dell’impresa di famiglia. Il conflitto tra i due sembra non trovare una via d’uscita finché un evento inaspettato non cambierà per sempre il destino della famiglia Whipple.

La spina dorsale del film è la prestazione affascinante e colpevole di Dennis Quaid, un personaggio geniale nella sua meschinità. Predica competenza, fiducia e lealtà mentre è pronto a pugnalare il suo unico e vecchio amico. Ossessionato dall'eredità di famiglia della sua fattoria è pronto a tutto pur di non perderla. Zac Efron funziona a metà. Lo sguardo da duro e la canottiera bianca non gli si addicono in questo dramma agricolo. Il suo personaggio rimane incastrato nei limiti dell’ambiguità e l’evoluzione del personaggio fa un percorso inverso e inaspettato rendendolo quantomeno originale.

Film.it è in prima linea al Festival di Venezia 2012: i film, i personaggi, le interviste e i dietro le quinte dal grande evento in laguna. Per conoscere tutto questo, vi invitiamo nel nostro speciale sulla Mostra.