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"Arcipelago 9"

"Arcipelago 9"

arcipelago

15.06.2001 - Autore: Beatrice Rutiloni
Qui sotto bolle qualcosa. Se ci dovessimo affidare alla sola produzione di lungometraggi, sembrerebbe non succedere mai nulla. I germi sono in embrione e soprattutto non hanno limiti, un pensiero, un \'idea o una sensazione durano variabilmente tre o venti minuti o pochi secondi e la libertà che ne deriva si trasmette per osmosi alla sperimentazione del supporto, che è, sempre più, qualunque cosa : grafica digitale, fiction tv,videoarte, animazione 2 e 3, stralci di film porno, documenti di ogni tipo. La novità è sempre stata una divinità da oracolo per Arcipelago, che quest\'anno alla novità ispira anche la sua struttura formale, spostando la sede dalla canonica Quattro Fontane all\'Intrastevere, e aumentando i giorni da quattro a sette. Più lunghi che corti, quindi. Ma la cultura non può prescindere dalla tradizione, e a questa Arcipelago si riallaccia con un omaggio a Edorado Winspeare (Pizzicata e Sangue Vivo), che apre la sigla del festival danzando lui stesso sulle note di una pizzica salentina. Un festival suddiviso nelle consuete sezioni competitive (Onde Corte -sezione internazionale, Concorto-sezione nazionale, e-movie- sezione internazionale di nuove immagini, corto.web- sezione on line, videorome- sezione romana) e non competitive (outsiders- Cronenberg, Egoyan, Rozema Hartley-, Itinerari - i migliori corti dagli altri festival e Prototipi - lungometraggi italiani indi) e retrospettive ( Cartoni ri-animati e Psicosi Multiple di Rezza-Mastrella) oltre a una serie di eventi speciali: Une memorie en courts, alcuni cortometraggi della Nouvelle Vague, da Resnais a Godard, da Reichenbach a Marker e a Pilat, Sette e 1/2 , inedito documento su Fellini al lavoro e le Fantainchieste di Studio Universal, un genere poco visitato da noi, ma già apprezzatissimo in America tra il fantasy e il giallo. Le segnalazioni ce le forniscono i curatori del festival, Stefano Martina, Massimo Forleo e Fabio Bo, un pacchetto di giovani registi accomunati da un vissuto all\'estero , come Riccardo Costa con \"Change the world\", il cui primo film verrà prodotto da Spike Lee, di cui è assistente, Chiara Clemente con \"Echo\", Manuel Cassano con \"Giovane coppia in grande salute\", Stefano Odoardi con \"The land that is not\", Eleonora Volpe con \"Pygmalion\" e Claudio Pazienza con \"Ya Rayah\", assieme al più giovane cineasta della storia di Arcipelago, il sedicenne Tommaso Lipari con uno stupefacente documentario sui writers \"Banditi\", e i già vincitori del 97, Fluid Video Crew, vera posse della documentazione digitale, quest\'anno in concorto con \"Lu rusciu te lu mare\". Per la sezione digitale, vero alfabeto del nuovo linguaggio, gli accenti vanno su \"Sinchronicity\" di Hans Hulig, animatore della Industrial Light and Magic, \"For the birds\" di Ralph Eggleston, prodotto dalla Pixar di Toy Story, \"Copy Shop\" di Virgil Widrich, un corto sull\'identità \"a fotocopia\" di un austriaco in questo momento di crisi per il paese, \"Afterwards\" di Gianfranco Rosi, Jean Sebastien Lallemand e Carlos Martinez Casa, prodotto da Fabrica e il vincitore della sezione corti alla scorsa edizione del Cinemagiovani di Torino \"Pulpureo\" di Valentina Bersiga. Il tema di viderome farà contenti i tifosi \"Curve calde\", però non ha ispirato solo temi calcistici , \"I\'m in the mood for love\" di Vincenzo Mineo, ne è un esempio. I cartoni ri-animati curati da Oscar Cosulich offrono una panoramica degli ultimi venti anni di animazione, dagli esordi dell\'animazione italiana con \"Allegro ma non troppo\", il Fantasia nostrano, del 76, e fino a \"La gabbianella e il gatto\" che ha rilanciato la competizione con l\'industria americana. Poi c\'è il sesso, altro filo conduttore del materiale arcipelaghiano, da \"remember Moana\", un omaggio alla porno diva scomparsa, reso attraverso un suo film ritoccato al computer e la Linea Rossa di Cavandoli, variante sexy della classica Linea. Fabio Bo ha curao con meticolosa attenzione la retrospettiva dei due geni del surrealismo anni novanta, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, che ovviamente non poteva che chiamarsi \"Psicose multiple\", summa dell\'arte mimica di Rezza sono \"Supipietij\" \"Raptus\" \"Virus\" \"Troppolitani\" assieme al lungo \"Escoriandoli\". Diretta internet e concorso on line su www.arcipelagofilmfestival.org  
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