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All'inferno e ritorno...

Con "The Wrestler", Mickey Rourke torna ad imporsi prepotentemente tra gli attori più interessanti di Hollywood, quelli appartenenti al gruppo dei "grandi risorti".

Mickey Rourke Venezia Leone

08.09.2008 - Autore: Pierpaolo Festa
Grandi risorti a Hollywood: a questa voce potete trovarci brave facce come John Travolta e Sly Stallone (tornato ad essere l’eroe di tutti con i nuovi "Rocky" e "Rambo")… oppure i maledetti che sono tutt’altro che santi. Recentemente abbiamo assistito al grande ritorno del bravissimo Robert Downey Jr. (amato nuovamente da pubblico e critica col simpaticissimo “Kiss Kiss, Bang Bang” e successivamente con “Iron Man”)… adesso tocca a Mickey Rourke.

Nonostante “The Wrestler" non sia ancora arrivato negli Usa, l’attore già dichiara di essere tornato e di non essere intenzionato a fermarsi… e i giornalisti e le giurie gli danno ragione! Dal Leone d’oro di Venezia agli applausi di Toronto, il tutto avvolto in immense standing ovation per l’attore.

"Ho gettato via la mia carriera 15 anni fa – dice Rourke - Ho perso la casa, la moglie, la credibilità, gli amici. Ho perso la mia anima, ero rimasto solo. L’unica cosa che potevo permettermi era lo strizzacervelli… ecco dove finivano i miei soldi. Tre volte alla settimana per i primi due anni, poi l’anno successivo andavo due volte e poi una volta a settimana… ho mancato solo due appuntamenti in sei anni”.

Ecco come si ricostruisce una star. Con quell’aura alla Marlon Brando, pericolosa e allo stesso tempo sensibile, Mickey Rourke aveva tutto. Ha avuto il potere nelle mani, era celebre, era un pugile, sollevava pesi, conquistava bellissime donne e andava in giro sulle Harley… non gli importava di quanto gli altri pensassero, faceva arrabbiare i registi e continuava a crearsi terra bruciata intorno. Gli è costato la carriera: “Ero autodistruttivo e non avevo alcun rispetto per me come attore. Ti svegli una mattina e tutto quanto è andato. La tua rispettabilità, i tuoi soldi, tutto ciò a cui tieni. Cerchi di prenotare un tavolo al ristorante, ma non puoi. È un buco nero. Pregavo Dio in ginocchio e gli chiedevo mi mandarmi un po’ di luce… a volte c’era un po’ di speranza, ma presto tutto era di nuovo buio”.
 
Quando tocchi il fondo, non hai più niente da perdere. Con l’aiuto dell’amico Tony Scott, Rourke è tornato a lavorare (“Man on Fire”; “Domino”). Ma è stato grazie a Robert Rodriguez che l’attore ha riconquistato i suoi fan, contagiandone anche dei nuovi. Se il film “Sin City” è stato un grande successo, Rourke è stato quello che ne è uscito più a testa alta di tutti gli altri.

Adesso è tornato con “The Wrestler” ed eccolo a Venezia, visibilmente ingrassato e tumefatto dopo che i chirurghi plastici gli hanno ricostruito il volto per ben due volte. “Questo è il lavoro di cui vado più fiero – dice Rourke a proposito del film – Vorrei dedicare questa vittoria alla mia cagnetta. Ha 17 anni ed è vecchia ormai, ma voglio passare più tempo possibile insieme a lei”.

Siamo certi che già dalla prossima settimana, una pioggia di copioni arriverà sulla porta di casa Rourke. Hollywood si riprende i suoi attori “facendoli risorgere” ed il pubblico torna ad applaudirli… una formula a prova di bomba!