Alla fine di Hollywood c'e' la Francia

C\'è una prima volta per tutto, spesso però è un fatto che rimane nella sfera privata. Per Woody Allen, certo non è stato così visto il fragore con cui è stata annunciata questa sua \"prima\" a Cannes. Dopo aver presentato per otto volte i suoi film nell\'amata Venezia Woody ha scelto la non tanto amata, ed è risaputo, Costa Azzurra per presentare il suo nuovo film \"Hollywood Ending\" di cui oltre a esserne il regista ne è anche l\'interprete principale. Allen è il nevrotico regista fallito Val Waxman, la nevrosi è la costante dei personaggi alleniane, siano essi scrittori o rapinatori. Val, ex premio Oscar, ora è ridotto ha girare spot pubblicitari per deodoranti nel nevoso Canada. Val aveva anche una bella moglie, Ellie, la bravissima Tea Leoni, che ora sta con un quotato produttore di Hollywood. È Ellie che gli procura un contratto per dirigere un blockbuster, e se Val vorrebbe rifiutare per orgoglio accetta per amore del cinema. Ma le sue insicurezze, unite alle solite nevrosi lo fanno diventare temporaneamente cieco. Però non rinuncia alla sua occasione, così fa mettere sotto contratto un direttore della fotografia cinese che parla solo mandarino e uno scenografo italiano un po megalomane nelle pretese. Silenzio in campo, si gira. È inutile togliere il gusto di vedere un regista cieco, che fa finta di non esserlo che realizza un film costosissimo dal titolo \"La città non dorme\". Le premessa sono buone ma, diciamocelo pure, forse questo non è il miglior film di Woody Allen, le battute, le situazione da comiche sono esilaranti, ma manca quel graffio ironico e anche un po cattivo del Woody che tutti conosciamo. All\'uscita de \"La città dorme\", risiamo nella finzione, la critica americana non lesina apostrofi violenti, ma dalla Francia è lanciata l\'ancora il film è acclamato come un capolavoro, e a Val Waxman viene offerto di girare un film laggiù. Val riconquista la moglie e insieme seduti in una panchina progettano il loro nuovo futuro, e in campo lungo si vedono stagliarsi all\'orizzonte le Twin Towers ancora là. Il cinema mette in scena se stesso mostrando il volto ingenuo e anche quello pazzesco, da \"Effetto Notte\" in poi sicuramente l\'escamotage ha la sua forza ma Allen ne sa fare un\'ulteriore caricatura, sì perché l\'accusa e proprio contro l\'America, cieca di fronte ai suoi autori, e forse Woody Allen è più conosciuto sulla riviera francese che in Oklahoma. Però ce ne anche per loro, un po presi in giro per il loro snobismo. Beh sono stati ripagati bene, hanno avuto il loro Woody Allen, che però promette che il suo prossimo film lo porta a Venezia.