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Alejandro González Iñárritu

Note biografiche dei componenti della Giuria internazionale della 64ma Mostra di Venezia.

Alejandro González Iñárritu

27.07.2007 - Autore: La redazione
Nato a Città del Messico nel 1963, Alejandro González Iñárritu, insieme ad Alfonso Cuarón e Guillermo del Toro è uno fra gli esponenti di punta del gruppo di cineasti messicani di recente affermatisi a Hollywood.

La sua opera prima, Amores Perros, è stato uno degli esordi più sorprendenti degli ultimi anni. Iñárritu inizia la propria carriera come DJ nel 1984 e successivamente realizza, produce e conduce di persona trasmissioni e servizi per la  più grande radio messicana, la WFM. Nel 1987 realizza il programma televisivo “Magía digital” e nel 1988 inizia a comporre musica per film messicani. Studia cinema nel Maine e a Los Angeles, con il regista Ludwik Margules e con Judith Weston. Inizia poi a lavorare per Televisa, la più grande compagnia televisiva messicana. All'età di 27 anni diventa uno dei loro più giovani direttori artistici. Nel 1991 fonda Zeta Films, una società che produce cortometraggi e spot televisivi.

Il suo primo mediometraggio si intitola Detrás del dinero, (1995) prodotto per Televisa e con l'attore spagnolo Miguel Bosé. Successivamente, insieme allo sceneggiatore Guillermo Arriaga, comincia a programmare 11 cortometraggi che mostrino le contraddizioni di Città del Messico, ma dopo 3 anni i due decidono di riunire solo tre di queste storie nel lungometraggio Amores Perros (1999). Qui i tre nuclei narrativi e i destini dei personaggi, intrecciati con arguzia in un percorso circolare, confluiscono in una danza macabra dalle tinte grottesche, in cui chiunque ha modo di imparare, come sottolinea il motto di chiusura, che “noi siamo anche ciò che abbiamo perduto”.  Il film ha un notevole successo, vince al Festival di Cannes il premio della Settimana della Critica, ottiene una candidatura all’Oscar come miglior film straniero e, con più di 60 riconoscimenti, diventa l’opera cinematografica più premiata nel mondo in quell’anno.

Dirige nel 2002 il segmento messicano della pellicola 11 settembre 2001 (11'09''01 - September 11), evento speciale della 59. Mostra del Cinema di Venezia, un film collettivo in memoria della tragedia dell'11 settembre, diretto anche da Youssef Chahine, Amos Gitai, Shohei Imamura, Claude Lelouch, Ken Loach, Samira Makhmalbaf, Mira Nair, Idrissa Ouedraogo, Sean Penn, Danis Tanovic.
La successiva pellicola di Iñárritu, 21 grammi (21 Grams, 2003), da lui ideata, diretta e prodotta, vede protagonisti Sean Penn, Benicio Del Toro e Naomi Watts e viene presentata con successo alla 60. Mostra di Venezia. Sia Del Toro, sia la Watts, ottengono la candidatura all’Oscar per i loro rispettivi ruoli nel film, mentre Penn si aggiudica la Coppa Volpi come miglior attore alla Mostra.
21 grammi svela, come già Amores Perros e il successivo Babel, la maestria di Iñárritu nel tessere complesse trame corali di destini incrociati, che portano a una riflessione sulla fragilità della vita, sul fato e sulla profondità dell’essere umano, che sembra collegato da un filo rosso ad altri uomini e donne.

Nel 2006, Iñárritu realizza il suo terzo film, Babel, con Brad Pitt, ultimo capitolo di una sorta di “trilogia del destino”, che gli è valso il premio come miglior regista al 59. Festival di Cannes,  sette nomination ai Golden Globes e il premio per il miglior film drammatico, nonché sette nomination agli Oscar e il premio per la miglior colonna sonora originale al compositore argentino Gustavo Santaolalla. Iñárritu ha anche scritto, diretto e prodotto due cortometraggi, Powder Keg (2001) e Darkness (2002). Il regista è anche produttore per i prossimi film di Alfonso Cuarón (ancora senza titolo) e Carlos Cuarón (Rudo y Cursi).